4Mazzi
“…colgo molto preconcetto dovuto a una legittima preferenza per un altro tipo di allenatore trasposta nella nostra realtà senza prove e senza essere supportata da evidenze specifiche.”
Ciao ragazzo della notte.
Provo a metterla semplice.
Il calcio è, sinteticamente fatto di quattro fasi. Difendere, costruire, attaccare e segnare.
Per i miei gusti ( teorici) i migliori tecnici sono quelli che, ferma restando la gestione umana del gruppo ( importante), sul piano tattico riescono ad armonizzare, equilibrare, queste quattro fasi, senza penalizzarne alcuna.
Detto questo,considerato che ( per fortuna) non scelgo io l’allenatore del Genoa, nessun preconcetto su qualsiasi persona venga a sedersi sulla nostra panchina.
Penso siamo d’accordo che le nostre diverse opinioni riguardano un allenatore che pensa in via prioritaria:
“Primo non prenderle”.
Benissimo. C’è chi ha vinto campionati e competizioni con tale idea di partenza, molto italiana, per cui, senza preconcetti inutili, mi adatto e, da genoano,sostengo il Grifone.
Ma questo tipo di idea, non si applica come accaduto con Gila,dalla B ad oggi, organizzando in modo efficace solo la fase difensiva e lasciando poi che risolvano i singoli le altre tre fasi, siano pure prevalentemente basate sulle ripartenze.
Puoi confrontarlo persino con Ballardini, citato ancora in questi giorni su Qdm.
Nel 2010, nella prima occasione nella quale mise piede a Genova, in sostituzione del famoso genio, assestó a suo modo la fase difensiva, ma si occupó anche del resto, scegliendo di far giocare Palacio insieme a Floro Flores, anzichè basarsi su un centravanti classico. I due “parlavano” la stessa lingua calcistica, e dal suo arrivo segnarono circa 25 gol, aiutati anche da compagni che sapevano proporsi ed accompagnare.
Questo è un esempio fra i tanti di un per noi famoso difensivista.
Sul tema “giovani”, vengono spesso ricordati, Frendrup,Albert e Dragusin e le loro rispettive crescite, quali esempi di meriti di sviluppo del tecnico.
Ricordiamo peró che lui non li ha scelti, se li è ritrovati titolari al suo arrivo ed ha continuato naturalmente ad utilizzarli.
Altri giovani che abbia scelto con convinzione e fatto crescere non ne ricordo.
Non mi pare lo abbia fatto con Retegui,venuto a “svilupparsi” in Italia per le sue mire riguardo la nazionale.
Il tutto per dirti, che non ho preconcetti o pregiudizi di sorta, ma valuto quel che ho visto e vedo, senza limitarmi esclusivamente ai risultati, risultati nei quali Gila indubbiamente è entrato ( gruppo, gran lavoratore, serietà) per una parte, ma che hanno avuto origine da molti altri fattori positivi.
Fra questi la disponibilità di giocatori di buon livello, alcuni titolari di nazionali, esperti a iosa in tutti i reparti.
Allo stesso modo per cui oggi, con fattori negativi in atto, Gila pare non essere in grado di imporsi e contrastarli, ma ne viene trainato.
E, soprattutto, non si è messo, in passato, nella condizione di fare prevenzione ai momenti negativi.
Da questo ragionamento nasce la mia doppia speranza.
Per il presente, che il gruppo resti compatto e lui, magari coadiuvato da chi gli sta attorno, trovi qualche pezza per tappare i buchi e non sia pertanto esonerato, situazione che, in particolare nella situazione data, è il male peggiore ( da un punto di vista sportivo).
Per il futuro a cui tutti ambiamo e che dobbiamo fortemente sperare, spero che qualche squadra lo cerchi e vada altrove.
Perchè se è anche molto vero considerare che è giovane e si sta facendo un’esperienza, è d’altra parte vero che dia raramente l’idea di avere momenti di creatività, di ingegno e soprattutto di coraggio, tutti fattori che o li hai o non te li regala nessuno, esperienza compresa.
Comunque, tenevo a risponderti sulla divergenza di opinione su Gilardino, senza pretesa di convincere nè te nè altri che lo considerano invece importante, ma mi sono detto,da un mese a questa parte ( e l’ho anche scritto),che questi discorsi sono ormai superflui.
Siamo tornati ancora una volta in trincea ed in trincea le analisi che durano più di dieci secondi, che magari si potevano fare nei periodi di pace,sono anacronistiche,perchè la trincea è un luogo dove quel che conta è restare vivi!
Grazie sempre per l’impegno tuo, di Mashiro e di alcuni altri nel tentare di scavare e farci comprendere quel che accade ai “piani alti”, fattore vitale per il nostro “amore balordo”!
A presto!