AleR
Confermo e sottoscrivo la risposta di AleR commentando semplicemente, dal punto di vista quantitativo, come si tenda sempre a sottovalutare l’effetto delle perdite degli esercizi recenti.
Negli ultimi due esercizi il Genoa CFC ha perso 62+32 milioni, un macigno perché volenti o nolenti vanno a drenare investimenti e cassa.
Dal momento in cui si arrestassero (vedremo) le iniezioni di capitale da parte dell’azionista le entrate generate dai surplus di mercato e dalla ristrutturazione del debito pregresso non dovrebbero bastare a compensare a finanziare il circolante a breve. Secondo me è il principale motivo per cui hanno preso i “Niet” ad agosto… praticamente come tagliarsi il belino per far dispetto alla moglie se non fosse che pare essere contato di più il tema esterno e d’immagine che quanto sarebbe stato tecnicamente corretto per il Genoa CFC.
Questa sorta di amministrazione controllata ha deciso di limitare al minimo indispensabile le uscite di quest’anno per non dare l’impressione di alimentare un “pozzo senza fondo” quando in realtà il fondo era stato toccato ed avremmo iniziato a generare quella cassa che, come dice giustamente Ale, sarebbe andata a servizio del debito.
Per tentare di rispondere a Saber, un nuovo acquirente capiente troverebbe una situazione relativamente a posto sempre che non si comprimano drammaticamente i ricavi in conseguenza della scelta scellerata ma evidentemente obbligata a valle della liquefazione dei 777.
Supponiamo che A-CAP non abbia questa necessità di incassare immediatamente i famosi 70/80 e conceda comode rate, se il Genoa dovesse passare di mano in tempo per intervenire adeguatamente a Gennaio una proprietà capiente dovrebbe investire circa (la sparo) trecento milioni in cinque anni per finanziare squadra, stadio, centro sportivo e sostenere il debito.
Il tutto col beneficio d’inventario dovuto al fatto si stia parlando di un gioco dove spendi cifre assurde per dei bidoni o ti nasce Maradona in casa. Che è poi il problema del calcio perché questa maggiore volatilità delle stime limita di molto la platea di chi è disposto a “scommettere”.
Ipotetici e iper stimati trecento milioni che non andrebbero nella spazzatura perché le infrastrutture e la squadra te le troveresti a patrimonio con un valore d’impresa pompato dai media ben superiore e con i conti finalmente in ordine.