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  • Giornata 22, Genoa 2 - Monza 0

Avete già detto tutto voi, io quello che ho apprezzato ieri è stata la ricerca del recupero del pallone alto, di squadra ed organizzato, non come visto in altre occasioni con un solo giocatore a fare un pressing assolutamente inutile. Per il resto ieri bravi tutti

E così il buon Patrizio ha messo insieme 16 punti in 10 partite, perdendo diciamo solo le due "impossibili". Quella tecnicamente impossibile, col Napoli, e quella genoanamente impossibile, all'Olimpico con la Roma. Gli opinionisti regionali storcono sempre il naso, perché le formazioni sono un po' così, perché Balotelli è gestito male, perché Patrizio nelle conferenze ascolta tutto e tutti ma poi fa il cazzo che gli pare. E così la scorsa settimana mi è capitato di leggere anche su qualche giornale, o ascoltare in tv, "fa i punti e bisogna dargli ragione, ma..."
Quel che suona più strano, e in verità è suonato strano anche l'anno scorso con Gilardino, è che pochi si interroghino sul perché il Genoa abbia fatto così tanti punti, sulle ragioni di un successo.
E veniamo dunque alle tre 'I' ovvero: impegno, identità, intelligenza.
Il Genoa è lo specchio dell'impegno e della dedizione dei suoi uomini più rappresentativi: l'esperto capitano (Badelj), il centrale pane e salame (Bani), il can da botte (Pinamonti), la palla di gomma (Vasquez) e il servizio civilista - troppo acuto per definirlo soldatino - Frendrup.
Poi, da tre anni, il Genoa è una squadra che ha un'identità, anzi ha l'identità, quella del suo popolo: non parte sconfitta, lotta fino alla fine, si aggrappa al poco o al tanto che ha, è felice di rinnovare, ad ogni partita, una leggenda secolare rossa e blu. Da genoano vedo realizzato il mio più grande desiderio: una squadra che mi somiglia.
La terza 'I' è il merito più grande di Vieira, ovvero l'intelligenza. L'intelligenza del sorriso e la capacità di mettere a sedere, con una finta, la polemica. L'intelligenza di chiedere consiglio, di confrontarsi con altri. L'intelligenza di tenere ben separato il Genoa dai giornalisti amici e confidenti. L'intelligenza di avere iniziato sottolineando i meriti di Gilardino e della squadra, complimentandosi per quello che era stato fatto prima. L'intelligenza di aver fatto chiarezza con la società: questo mi serve, questo no. L'intelligenza che ha avuto in campo un tempo e che l'ha reso uno dei centrocampisti top al mondo. Perciò... A voi non viene da ridere quando sentite dire 'Ha fatto i punti, avrà ragione lui...'?

    layos ha cambiato il titolo in Giornata 22, Genoa 2 - Monza 0 .

    Bortolazzi Unica nota stonata, la telecronaca.
    Scambiato Cornetti per De Winter nell'occasione di Thorsby e scambiati per due volte Ekuban con Ekhator. Nell'arco di due minuti!

    Facendo la telecronaca da studio capita.
    Prima o poi ci arriveranno a fare dei telecronisti fissi per ogni squadra che la seguono in casa e trasferta con tracce audio separate. 🙂

      SalvatoreDivelto L'intelligenza di tenere ben separato il Genoa dai giornalisti amici e confidenti

      Verissimo. Potrebbe sembrare una cretinata ma il fatto che in conferenza stampa dia del “lei” a tutti i giornalisti (compresi i vari pinucci e linucci) marca bene la giusta distanza tra i ruoli. Devo dire che mi piace molto.

      Jena mi azzardo, direi i tre punti. Speriamo di riprenderceli al San Paolo

      • Jena ha messo mi piace.

      Bortolazzi Unica nota stonata, la telecronaca.
      Scambiato Cornetti per De Winter nell'occasione di Thorsby e scambiati per due volte Ekuban con Ekhator. Nell'arco di due minuti!

      Ha anche scambiato Leali con Turati... Mi ero appena sintonizzato e mi è venuto un colpo

      Una riflessione con più calma, in attesa di aprire il fronte Fiorentina-Genoa, che già incombe sulle nostre teste.

      Non capisco la necessaria divisione tra Guelfi e Ghibellini propedeutica a essere genoani del 2025.
      Se fai un complimento a Gilardino, parte subito lo scherno a difesa di Vieira.
      Idem il contrario.
      Io che sono genoano mi limito a pensare che se qualcosa di buono ha fatto Preziosi, per esempio impedire per anni che la divisa del Genoa diventasse qualcosa di lontano anni luce dalla divisa del Genoa come capitato più o meno ovunque, potrà aver fatto bene qualche scelta pure Gilardino 🙂

      Il Genoa ieri è partito forte, compatto ma facendo alta pressione: i meccanismi difensivi sulla destra, asse in cui agivano Caprari e Kyriakopoulos, non han funzionato benissimo almeno nei primi 20-25.
      Il Monza ha provato più di una volta a passare e non ci è andato lontano in un paio di occasioni.
      Il Genoa poi è salito di colpi e di giri, la pochezza del Monza privo di tanti titolari e del suo faro, Djuric, che ha abbandonato la nave prima che affondasse han contribuito a farci salire in cattedra legittimando un vantaggio sfuggito per il pessimo rigore calciato da Pinamonti, che si è fatto irretire da Turati, e dal contropiede non gestito benissimo da Miretti che si è fatto rimontare da Izzo.
      A valle del primo tempo restano i miei dubbi sulla scelta di partire con Kassa largo a destra e non con Ekhator anche se il giovane attaccante mi pare stia studiando da vice Pinamonti abbandonando il ruolo da esterno.
      Bene Masini che macina un sacco di chilometri, anche se i tanti chilometri percorsi a giri altissimi mi lasciano il retro-.pensiero che possa esserci più fumo che arrosto. Speriamo di no.
      Patrizio, che ieri ha fatto gli anni, ha fatto 2 stagioni eccellenti in C tanto che l'ho spesso segnalato come un giovane da aggregare alla prima squadra, Preziosi non mi ha mai dato retta e rischia di mordersi le mani. Curioso che abbiano pensato lo stesso i vari tecnici che si sono avvicendati ad Ascoli lo scorso anno che di Masini non han fatto un punto fermo: dalla prossima settimana penso partiranno i dialoghi per il rinnovo.

      Meritato il vantaggio del Genoa all'interno di una curiosa gestione dei cambi: il Monza parte ovviamente molto forte, avendo solo un risultato possibile ma Vieira usa con parsimonia la cavalleria, entra subito Cornet, tra l'altro a destra, poi alla spicciolata Ekuban, Ekhator e Vitinha. Non ho capito e quindi condiviso la scelta di togliere Pinamonti: vero che la partita era da giocarsi più sul contropiede ma altrettanto vero che la presenza del centravanti di Cles era utile per farci salire e guadagnare centimetri.

      Il 2-0 ha dissolto il Monza, l'impressione dal campo è che la larga parte dei tiri e degli xG siano generati dopo il goal di Vasquez. Altra impressione è che il centrocampo Frendrup-Masini sia un centrocampo da altissimi volumi di corsa ma manchi totalmente di qualità, un paio di belle giocate sono uscite dall'asse Pinamonti-Miretti e qualche bella sgroppata di Thorsby in serata molto positiva.

      Andando a 26 punti per qualche tempo ci possiamo concentrare sulla lotta per il 10imo posto con Torino e Udinese per come erano le cose 3-4 mesi fa un miracolo sportivo. Merito di Gilardino, di Vieira, di Ottolini, di Blazquez e di Zangrillo ma anche e soprattutto di Bani, Badelji e compagnia: davvero anche quest'anno una squadra di cui andare orgogliosi.

      GigiMi No Brenzini fa le radiocronache per Nostalgia che non mi risulta lo abbia allontanato.

      Ottimi tre punti con una squadra arrendevole mancante di tante pedine e con una difesa di burro, io vedo domenica su domenica la mano di Viera con movimenti senza palla degli interpreti che creano superiorità numerica dando al portatore di palla più possibilità di scarico al compagno. Fasce che finalmente salgono su creando densità e tante occasioni nonostante il Monza sia già bello che andato. Male Miretti con due tiri da parrocchia facili, buono l’ingresso di Cornet ottimi i noti da voi già indicati. Mettiamo un po’ di qualità in questa squadra e programmiamo per il futuro perché c’è il vuoto a giugno. Un saluto a quel simpatico ex di turno che anche stavolta ha tentato in tutte le maniere di alzare i toni della partita. Vi prego basta parlare di Gilardino

      • Modificato

      SalvatoreDivelto La terza 'I' è il merito più grande di Vieira,

      E se mi permetti Salvatore, aggiungerei una quarta L:
      "L'ancient Regime".
      Se ne parla sempre, ovunque e in ogni dove, sempre e soltanto a fare i paragoni con il passato, con chi c'era prima e ora "non c'è più".
      Come se non ci fosse un domani, un futuro, non ci fosse "Altro Dio fuori di me", come se il calcio fosse una scienza esatta e cambiare pagina , guardare avanti, respirare aria diversa, sia un sacrilegio, un salto nel vuoto.

      Capisco perfettamente le vedove e i vedovi, capisco bene che si deve (altri non certo io)riconoscenza per la serietà dell'uomo e i due campionati positivi che ha conseguito il Predecessore, ma cambiare registro, svoltare a sinistra (mai a destra), parlare poco e fare tanto , sembra non un cammino nuovo e positivo, ma un calvario.
      Insomma a leggere il variegato mondo Genoano, pare che la processione non possa distribuirsi nelle strade senza il Santo e senza che a issarlo ci siano vedove e portantini che piangono ancor il morto o attendono la sua resurrezione.

      E dato che siamo in tema ecumenico, che sia elogiato chi ha proposto e dettato il nome di Viera!
      Che sia Ricciardella o Prestolini, il team manager o il massaggiatore, che ha avuto l'idea e l'intuizione di portare al Genoa, al posto di vetusti cavalli di ritorno, il francese, che non sarà Klopp ne Guardiola, ma non è neanche un Capuano o un Mazzarri!.

      Ieri sera seppur contro l'ultima in classifica, seppur dopo aver sprecato un rigore che non si tira in quella maniera nemmeno ai giardinetti da parte di chi ha portato il pallone, si è vista una sembianza di squadra ordinata e lucida, anche senza il Messia Badeli, altra intuizione di Viera , con un Masini che a parte Mashiro in estate, nessuno ha mai nominato.
      Altro che Don Abbondio di Biella che faceva giocare i catorci e i fedelissimi , sperando nel Sacro Cuore, senza far vedere in tre anni, quello che Zio Tom ha portato al Genoa:
      Calma, non stress, non ansia, ma giocare semplicemente a calcio.

      E chi ahimè continua legittimamente invero a vedere le stesse cose che il predecessore faceva, ricordo che con tre dicasi tre innesti, Viera ha mostrato ciò che in tre, dicasi tre anni, Gilardino non ha visto nemmeno con il cannocchiale.

      I suoi acquisti sono lì, scritti sulla pietra, in attesa che vengano sbolognati altrove per manifesta inutilità.
      Dovremmo essere contenti della svolta societaria made in Blasquez, della classifica made in Viera, ed invece sempre e soltanto a guardare e a rimarcare, non l'interesse, non l'attualità, ma il passato , il velo nero a coprire le lacrime per la "dipartita" del più grande fenomeno parastatale applicato al calcio.

      Avanti Savoia si diceva un tempo!
      Allez les enfants Patrick!

      Ianna🇫🇷

        Mashi ho sbagliato discussione se puoi spostarla grazie

        • mashiro ha risposto a questo messaggio

          mashiro non Brenzini però 😁..io voto per Behrami o alla peggio Onofri 😁