SalvatoreDivelto La terza 'I' è il merito più grande di Vieira,
E se mi permetti Salvatore, aggiungerei una quarta L:
"L'ancient Regime".
Se ne parla sempre, ovunque e in ogni dove, sempre e soltanto a fare i paragoni con il passato, con chi c'era prima e ora "non c'è più".
Come se non ci fosse un domani, un futuro, non ci fosse "Altro Dio fuori di me", come se il calcio fosse una scienza esatta e cambiare pagina , guardare avanti, respirare aria diversa, sia un sacrilegio, un salto nel vuoto.
Capisco perfettamente le vedove e i vedovi, capisco bene che si deve (altri non certo io)riconoscenza per la serietà dell'uomo e i due campionati positivi che ha conseguito il Predecessore, ma cambiare registro, svoltare a sinistra (mai a destra), parlare poco e fare tanto , sembra non un cammino nuovo e positivo, ma un calvario.
Insomma a leggere il variegato mondo Genoano, pare che la processione non possa distribuirsi nelle strade senza il Santo e senza che a issarlo ci siano vedove e portantini che piangono ancor il morto o attendono la sua resurrezione.
E dato che siamo in tema ecumenico, che sia elogiato chi ha proposto e dettato il nome di Viera!
Che sia Ricciardella o Prestolini, il team manager o il massaggiatore, che ha avuto l'idea e l'intuizione di portare al Genoa, al posto di vetusti cavalli di ritorno, il francese, che non sarà Klopp ne Guardiola, ma non è neanche un Capuano o un Mazzarri!.
Ieri sera seppur contro l'ultima in classifica, seppur dopo aver sprecato un rigore che non si tira in quella maniera nemmeno ai giardinetti da parte di chi ha portato il pallone, si è vista una sembianza di squadra ordinata e lucida, anche senza il Messia Badeli, altra intuizione di Viera , con un Masini che a parte Mashiro in estate, nessuno ha mai nominato.
Altro che Don Abbondio di Biella che faceva giocare i catorci e i fedelissimi , sperando nel Sacro Cuore, senza far vedere in tre anni, quello che Zio Tom ha portato al Genoa:
Calma, non stress, non ansia, ma giocare semplicemente a calcio.
E chi ahimè continua legittimamente invero a vedere le stesse cose che il predecessore faceva, ricordo che con tre dicasi tre innesti, Viera ha mostrato ciò che in tre, dicasi tre anni, Gilardino non ha visto nemmeno con il cannocchiale.
I suoi acquisti sono lì, scritti sulla pietra, in attesa che vengano sbolognati altrove per manifesta inutilità.
Dovremmo essere contenti della svolta societaria made in Blasquez, della classifica made in Viera, ed invece sempre e soltanto a guardare e a rimarcare, non l'interesse, non l'attualità, ma il passato , il velo nero a coprire le lacrime per la "dipartita" del più grande fenomeno parastatale applicato al calcio.
Avanti Savoia si diceva un tempo!
Allez les enfants Patrick!
Ianna🇫🇷