Si gioca lunedì ore 20'45 al Ferraris, di nuovo in chiusura di giornata.
Festeggia Bresh che alla fine di San Remo potrà tornarsene in Nord, sempre in attesa di festeggiare la stella e speriamo un risultato positivo al Festival di San Remo.
Il Venezia è penultimo, -5 dalla linea rossa, ma è una squadra pericolosa come tutte quelle allenate da Di Francesco propone un calcio offensivo e senza grosse paure.
Con la Roma si è presentato con una sorta di 3-3-3-1 alla Ezio Glerean ed è probabile che sia quella la strada percorsa anche con noi.
In porta è appena arrivato Radu a sostituire Stankovic e a supplire alla poca fiducia che Di Fra nutre nei confronti di Joronen.
Difesa a 3 che con la Roma ha visto Marcandalli ad agire sulla destra, Idzes in cabina di regia e con la fascia ereditata dal "Doge" Pojahnpalo che ha preferito Mondello alla Laguna, sulla sinistra Falì Candè che i lagunari han pescato in prestito dal Metz.
Potrebbe non esserci la conferma del nostro giovane difensore in luogo di Schingtienne, versione low cost di De Winter: difensore centrale belga di quasi 190 cm classe 2002.
Centrocampo formalmente a 4 con lo spagnolo Kike Perez appena arrivato dal Valladolid e l'ex Juve Nicolussi Caviglia: al primo punto di qui a fine anno scatta l'obbligo di riscatto per 3,5 milioni più altri 3 di bonus; si diceva il binomio italo-spagnolo al centro: sono calciatori di qualità e tecnica, non altissimi(1,84 cm entrambi) cosa che dovrebbe limitare i danni dell'assenza di Thorsby nel cuore della mediana.
Il valdostano Nicolussi Caviglia ha il piede caldo: 4 goal e 2 assist quasi tutti dalla distanza o direttamente su piazzato.
Sugli esterni con la Roma han giocato Zerbin e il neo-acquisto del Genoa Ellertsson, entrambi curiosamente a piede invertito(Zerbin a sinistra da destro, Ellertsson a destra da sinistra).
Trequarti con l'altrettanto curiosa scelta di rinunciare al talentuosissimo Oristanio: l'ex Cagliari pare in effetti un pelo in flessione dopo un buon avvio, forse qualche sirena di mercato c'è stata e lo ha distratto. Resta comunque un pericolo pubblico da tenere sotto controllo.
Al suo posto ha giocato il folletto Yeboah, solo omonimo del nostro, giocatore brevilineo è alto 170 cm siamo dalle parti di Accornero\Venturino, nazionalità ecuadoriana ma passaporto tedesco.
Al fianco di Yeboah spazio all'italo-americano Gianluca Busio, anche lui non un gigante ma centrocampista box-to-box prezioso in entrambi i lati del campo, le sue incursioni in area di rigore ci han fatto ammattire al Penzo.
L'ingrato compito di sostituire Poja tocca al ceco Fila: giovane attaccante(classe 2002), prelevato dallo Slavia Praga, 17 presenze e 7 goal nella U21. Per quel poco che si è visto, con la Roma era all'esordio, sembra un giocatore tecnico rispetto alla sua stazza e un cliente di peso per la nostra difesa.
La Roma in Laguna non ha fatto la sua miglior partita e ci è voluta l'ingenuità di Marcandalli per sbloccarla e vincerla, il Venezia non sembra una squadra rassegnata e il suo mercato low cost in giro per il mondo ha portato, come spesso accade, giocatori affamati e in linea con un progetto che si può permettere di rinunciare ai nomi altisonanti.
Tra i giocatori che potrebbero giocare con noi l'ex Fiorentina Duncan che potrebbe prendere il posto di Perez o di Busio in mezzo, l'ex rossoblù Haps che ha fatto una stagione discreta sin qui disimpegnandosi sia da terzo di sinistra che da tutta fascia, non escluderei che la fascia destra torni a Zampano, legittimo proprietario della maglia.
Nessun nome trascendentale si diceva: nell'11 schierato con la Roma che sui tabellini era un 3-4-2-1 ma con 2 esterni della 4 come Ellertsson e Zerbin che potrebbero serenamente stare a trequarti e Busio che è un finto trequartista Di Francesco ha cercato di attaccare la Roma centralmente, non escludo che col Genoa cambi strategia ritornando a un 3-4-2-1 più classico: per loro è comunque una finale, anche se un pareggio potrebbe essere un risultato da non buttare via.
Il Genoa arriva all'appuntamento con il Venezia perdendo Badelji e Thorsby probabilmente fino a fine Marzo: per il capitano la lesione è di minore entità ma è una ricaduta(l'ennesima) e immagino che salvo emergenze si vada per un rientro più morbido. Idem per Thorsby che potrebbe rientrare per 1-2 partite prima della sosta ma data la sua importanza sempre se non ci sarà bisogno di rischiare potrebbe direttamente saltare al post sosta allo Stadium con la Juve per dare inizio ad un finale complicatissimo.
Proprio per il finale complicato urge arrivare alla sosta il più vicino possibile a 35, soglia che dovrebbe garantire a Vieira e soci ancora una stagione di A.
Partendo da 27 e con la sola sfida di San Siro con l'Inter da bollare come proibitiva, 6 i punti che sarebbe bene conquistare nelle sfide che ci vedranno affrontare Venezia, Empoli e Lecce tra le mura del Ferraris, la già citata Inter e il Cagliari in trasferta.
Vieira nelle 13 partite alla guida del Genoa ha viaggiato a 1.4 punti a partita, si può fare nonostante le pesantissime assenze che si sommano a una situazione in infermeria non esattamente idilliaca.
Veniamo al dunque: in porta confermato Leali, nemmeno da dire.
In difesa rientra dalla squalifica De Winter, resiste alla diffida Martin e ci sono Vasquez e Maturro reduci dalla buona prova di Torino. Ha una settimana in più di allenamenti con la squadra Bani che potrebbe ereditare la fascia da capitano da Badelji.
Traballa la posizione di Sabelli: con il Torino è stato protagonista della discussa trattenuta con Sanabria e più in generale potrebbe lasciare il posto a De Winter come già capitato in passato, soprattutto in caso di rientro di Bani.
In mezzo al campo confermatissimo Frendrup, apparso in flessione, rispetto ai suoi altissimi standard, in questo 2025 ma sempre preziosissimo; al suo fianco appare scontata la presenza di Masini che ha parzialmente riscattato l'avvio non brillantissimo in quel del Franchi con quel recupero palla prezioso che ha portato al pari col Toro: detto che la nostra prova con la Fiorentina viene nobilitata dal recente doppio confronto tra la Fiorentina e l'Inter.
Centravanti confermatissimo Pinamonti che col primo goal del 2025 rilancia la sua corsa verso la doppia cifra stagionale: 7 reti in campionato, 1 in Coppa Italia.
Tra la mediana e l'attacco nascono i dolori per lo staff del Genoa.
Miretti, anche lui non brillantissimo nella doppia trasferta Firenze-Torino, e Vitinha sono gli unici che possono garantire 55-60 minuti da calciatori di serie A.
Messias ha faticato a portare a casa il tempo scarso che gli ha concesso il mister francese, al pari di Ekuban.
Perdendo i centimetri di Thorsby potrebbe essere Zanoli, altro giocatore di struttura a ereditarne la maglia con Vitinha a sinistra e Miretti, croce e delizia del popolo rossoblù, trequarti.
Visto che anche Zanoli mi è parso non così nelle grazie di Vieira, complici anche prestazioni così così, potrebbe avanzare Sabelli nel ruolo di esterno destro o potrebbe esserci la riproposizione del giovane israeliano Kassa.
Difficilissimo che tocchi a Cornet, che potrebbe farcela a guadagnarsi una convocazione ma nulla più; scalpitano in panchina i giovani: sia Venturino che Cuenca potrebbero essere schierati sulla destra sapendo poi di poter contare su un finale con i più esperti Messias e Cornet a basso minutaggio.
Potrebbe essere un jolly Ekhator centrale: i centimetri del nostro giovane attaccante compenserebbero in parte quelli persi da Thorsby e la sua giovane età dovrebbe consentirgli di dare una mano a Pinamonti nella prima pressione.
Difficile immaginare però che siano Vitinha e Miretti a completare il trittico dei trequarti.
Non mi pare praticabile l'opzione Onana dal primo minuto: il camerunense non aveva i minuti per partire titolare col Torino e non li ha avuti nemmeno per il finale con Vieira che ha rinunciato a un cambio.
Lo scenario più probabile, IMHO, è quello con Zanoli a destra, Miretti centrale e Vitinha a sinistra. O eventualmente con il portoghese e l'italiano a posizioni invertite.
Mi aspetto un Genoa che rischia poco, cerca di costruire il suo gioco e come con Parma e Monza punta prima di tutto a non perdere.
Allargando lo sguardo: il Torino apre la giornata 25 col Bologna mentre l'Udinese ospita un Empoli in grave crisi nel tradizionale appuntamento di domenica alle ore 15.
Al momento sono loro 2 le nostre più dirette avversarie per il mini-campionato tra 9 e 12esimo posto, Torino e Genoa come lo scorso anno, Udinese che "si scambia con" il Monza: i primi abbandonano la lotta salvezza, i secondi un tranquillo centro-classifica che per il Genoa è tutto da conquistare, le ultime 5 possono essere un girone infernale da 0 punti quindi occhi ben aperti.
La lotta per la salvezza si apre con un Atalanta-Cagliari di sabato, occhio che la partita arriva nel mezzo di un doppio scontro col Bruges in Champions con i neroazzurri che potrebbero essere distratti, sabato sera l'Hellas va a San Siro per una serata di gala: stesso discorso che vale per l'Atalanta vale per il Milan, c'è un doppio confronto in Champions col Feyenord che potrebbe distrarre, i rossoneri rispetto ai bergamaschi possono contare su una rosa più ampia.
Non ha problemi di questo tipo la Fiorentina che nell'anticipo di pranzo ospita il Como: 2 squadre che giocano molto bene con Palladino che sembra aver ritrovato i suoi dopo un periodo di crisi post "infortunio" di Bove.
Fabregas invece è in crisi 4 punti nelle ultime 5 e un percorso non semplice per integrare i nuovi nel telaio del suo Como.
Torna sulla panchina del Monza Nesta che ospita il Lecce, dato il passo da lumaca(piuttosto tipico) della lotta salvezza in questo periodo i brianzoli dati per morti da tutta l'Italia pallonara con una vittoria potrebbero portarsi a -5 che sono tanti punti ma non tantissimi. Siamo comunque ben oltre il gong per i brianzoli.
Si è detto di Udinese-Empoli, per la "lotta" per il 10imo posto che vede coinvolti Genoa, Torino e appunto i friulani.
Chiude il Parma che ospita la Roma alla seconda trasferta di fila: partita interessante, Ranieri ha vinto 2 partite di fila in trasferta che non capitava da tempo immemore ai giallorossi, Pecchia e i suoi non vincono da lustri.
Tifassi Roma avrei le mani sui gioielli di famiglia anche perché la Roma affronta i gialloblù nel mezzo di un doppio confronto con il Porto solitamente non agilissimo.
Il comodo +7 con cui approcciamo la giornata ci fa dormire sonni relativamente tranquilli, siamo abituati(purtroppo) agli infortuni e l'emergenza non è particolarmente acuta.
La partita è chiaramente di quelle da non perdere: passare da 27 a 30 metterebbe quasi un tombale sulla salvezza, passare da 27 a 28 sarebbe comunque un piccolo passettino utile, restare a 27 un piccolo campanello di allarme che complicherebbe la strada verso la meta.
Ci sarebbe da vendicare la sconfitta dell'andata che ha aperto al periodo più buio dell'ultimo triennio e ha portato all'esonero di Gilardino.