Capisco che ci si affezioni ai giovani fatti in casa. Basta leggere i panegirici di Lussana. Fuor di retorica, la realtà è che il Genoa negli ultimi 20 anni non è mai riuscito a valorizzare i propri giovani. O, in alternativa, i fenomeni che venivano celebrati erano poco fenomeni. Ho visto giocare Lipani nelle due nazionali under. Più che giocare dovrei dire subentrare, perché nella 19 era il quinto su 5 centrocampisti in squadra e nella 20 era aggregato come panchinaro. In base a quel che ho visto non ci scommetterei un euro sul futuro. Nel senso che potrà anche diventare un professionista, ma non un crak. Se Matturro è stato pagato 5 milioni, credo che la valutazione realistica di Lipani sia poco più della metà. E anche Matturro forse avrebbe bisogno di un altro ambiente, tipo Siviglia, dove i terzini giocano da centrocampo in su e a briglie sciolte. Nell'Uruguay ha spaccato perché era una squadra il cui allenatore diceva: "Siete animali in gabbia che non mangiano da settimane. Stasera, all'ora della partita, vi aprirò la porta della gabbia. Uscite, scatenatevi, fate quel che vi dice l'istinto, azzannate e non guardate in faccia a nessuno". Da noi (non solo a Genova) ai ragazzi si dice: "Guarda la linea difensiva, presidia il tuo settore, non avanzare se non sei coperto dalla mezzala che arretra, non affrontare l'avversario ma accompagnalo, fai le cose semplici, niente dribbling, niente proiezioni irruente, niente tiri dalla distanza, prudenza e mente fredda". È il modo di produrre in serie soldatini timorati, uno più bellino degli altri nelle movenze, uno più tosto, ma tutti inibiti. Da quanti anni l'Italia non produce giocatori con fantasia? O reprime quelli che non si sono piegati alla logica della mediocrità? Baggio era Baggio, ma subentrava se c'era bisogno di riagguantare il risultato, oppure faceva il titolare fisso ma solo a Bologna o a Brescia. Lipani brinderei se diventasse un Lerager. Con tutto l'affetto (e la retorica) per la cantera, non mi straccerei le vesti se venisse ceduto. Magari gli altri fanno il miracolo. Ma i fenomeni delle giovanili, nonostante i peana della stampa, raramente diventano campioni, nemmeno se si chiamano Forestieri.