PieroVoje61 Non ho le competenze né, forse, l' intelligenza per affermare che erano meglio i presidenti dell' epoca piuttosto che i manager attuali però preferivo, di gran lunga, quel mondo
Piero, non erano migliori i presidenti, erano diverse le regole. Prendi l'ultimo grande presidente-Mecenate che ha cercato di barcamenarsi in Italia. Si chiamava Massimo Moratti e si svenava mettendo milioni a cascata, con le sue aziende petrolifere e i suoi amici di Pirelli. Bene, nemmeno lui, a costo di fallire, riusciva a tenere un giocatore che se ne voleva andare. E guarda bene che gli arabi erano ancora fuori dal calcio. C'è un'eccezione, quella di Messi al Barcellona. Ma hai idea di quanto è costato tenere Messi per farne una bandiera? Sbaglio o si parlava di 300 milioni all'anno? Comunque sia, alla fine se ne è andato via perché il Barcellona, per volerlo tenere, rischiava il fallimento.
Tornando a valle e parlando di giocatori normali, mi stupisce che non capiate che, dopo la Bosman, nessuna società riesce a tenere un giocatore il cui entourage ha deciso di farlo partire. Una società virtuosa può programmare, ideare incentivi, limitare i danni, ma se Dragusin, Albert, Reteghi e Frendrup decidessero di andarsene a fine campionato, il Genoa non può far altro che incassare 35+25+35+15 milioni (e se riesce di più) e reinvestirli per mantenere la squadra competitiva.
La differenza rispetto a Preziosi era che il 71 vendeva anche chi non aveva nessuna intenzione di andare via, non aveva un progetto tecnico per rimpiazzarli migliorando la squadra, né un progetto finanziario per ripagare i debiti perché il debito era il suo progetto e le plusvalenze il suo personale reddito. Alla faccia del Genoa.