Criscitalebano

Ciao!

Per darti la mia opinione, la prendo alta anch’io, cercando, per quanto mi è possibile, di non entrare troppo nelle dinamiche politico/affaristiche e nei bubbi che mi sorgono.

Le grandi opere non sono il male assoluto.
Nella storia dell’umanità sono state sempre costruite.
Il male per cittadini e ambiente sono le “cattive” opere, piccole o grandi che siano.

Questi “ometti del fare” che governano ora Genova (ma anche quelli dei precedenti decenni), si propongono di realizzare, e stanno realizzando,diverse opere di grandi dimensioni.

Il problema è quali sono ed il come vengono realizzate.
Ad esempio.
Il tunnel sotto il porto. Opera necessaria ( la sopraelevata non è eterna), discutibile, ma comprensibile.
In Norvegia, per dire, sono pieni di tunnel del genere.
Poi vedremo come verrà realizzato, ed è un altro discorso.

Altro esempio, la seggiovia per i forti.
Questa, comunque sia, è una proposta del cazzo, per molti motivi, fra i quali il quartiere del Lagaccio, l’impatto ambientale, la pericolosità, l’assenza di interventi nel punto di arrivo, cioè sui forti, la sostenibilità economica, ecc., ecc.

Ho fatto due esempi sintetici ( vi sono discussioni enormi su entrambi), per dire quali differenze su due progetti della medesima amministrazione.

Sul “QUI decido io, faccio cose”, è invece la modalità che usano gli ometti,perchè sostanzialmente incapaci ad avviare metodi democratici di confronto ed invece impegnati a far girare soldi che accontentino loro stessi e diverse imprese e banche, indipendentemente dalla “contentezza” dei cittadini o di almeno di una maggioranza di essi.
In pratica, la sintonia fra i cittadini, le istituzioni e gli interessi ( legittimi o meno) è una variabile indipendente.

Lo stadio è, in qualche modo, una eventuale opera che in parte è sottoposta al medesimo processo di giudizio di quelle sopra citate.

Come ho scritto stamane, quello del 90’, bello nel suo insieme, all’inglese come deve essere, fu peró una pessima opera per come venne progettata e realizzata, a fronte di risorse economiche consistenti presenti in quell’epoca per i mondiali, soprattutto a livello dei dettagli, che poi sono quelli che rendono preziosa o meno un’opera.

Ad Epidauro, in Grecia, alcuni anni fa ho visitato un’anfiteatro eccezionale.
Infatti, la disposizione, gli spazi e soprattutto l’acustica, sono dettagli che ne fanno un’opera unica, geniale anche rispetto ad altri teatri antichi di cui possiamo ancora godere.

Come si fa ( o si dovrebbe fare) per avere a Genova uno stadio di valore ed anche sintonizzato con le esigenze dei cittadini/tifosi?

Si fa un bando internazionale, ponendo la situazione del luogo, le esigenze, le richieste e le normative vigenti, e si attendono le risposte e le soluzioni, strutturali ed estetiche, che vengono proposte.

Queste sono sottoposte alla valutazione, sotto ogni punto di vista, di istituzioni e cittadini e viene scelto il progetto migliore ( o almeno quello che sembra dare migliori garanzie).

Questo è il modo, possibile sia che la struttura resti pubblica, sia che divenga privata.

Pertanto non dovremmo vedere una roba nebulosa, unica ipotesi, non si comprende di quale provenienza,riportata dal gazzettino genovese come “il progetto”!
Il tutto rende già la cosa poggiata sulla mediocrità, imposta e facilmente gratificante solo per interessi privati particolari!

In ultimo, chi fa e paga l’opera?

Il Comune spera di avere fondi riferiti ai mondiali?
Bene! Allora le due squadre sono solo gli utenti principali e spetta al Comune muoversi.

Il Comune vuol vendere la struttura?
Bene! Lo faccia e lo faccia presto.

Deve tutelare la dorietta che al momento non puó impegnarsi economicamente?
E quanto aspetterà il Comune che un arabo capiente metta i soldi che ora non hanno?

E i 777, in caso diverso, acquisterebbero lo stadio da soli?
Per farne cosa? L’imbiancatura o qualcosa di definito ed utile anche ai loro stessi interessi?

L’immobilismo attuale del Comune credo sia tutto in questi quesiti.
E penso che, in qualche modo, nel 24’ avremo qualche risposta.

Purtroppo, peró, le risposte non saranno direttamente collegate alla qualità dell’opera ed alle metodiche che segnalavo sopra.
Non sono, almeno gli ometti delle istituzioni, dei visionari, capaci di lasciare un segno positivo alla città, con un’opera di grande livello.
Il loro “fare” non prevede necessariamente il concetto di qualità e di futuro.
È un fare legato solo al presente ed alle opportunità che questo “fare” apre per i loro interessi.

Pertanto avremo delle risposte, ma chissà quali, in senso positivo o in senso negativo per noi e per quello che desidereremmo!
🖐

Dimenticate un piccolo particolare. Questa amministrazione del fare risulta tale perché sono piovuti in città un mare di soldi, tra ponte, terzo valico, pnrr, pnc, pon metro, ecc.
Senza entrare nel giro degli stadi mondiali, con conseguenti finanziamenti ad hoc, l'amministrazione non potrà fare un bel nulla.
E non credo prendano seriamente in considerazione la vendita ad una sola società per ovvi motivi di convenienza politica. Aspettano che entrambe le società possano rilevarne la proprietà.

    Berto Aspettano che entrambe le società possano rilevarne la proprietà.

    Ok, ma se una delle due, anche solo strumentalmente, avanzasse una formale proposta di acquisto, carta canta, sarebbero obbligati a motivare il rifiuto. A futura memoria e a futura amministrazione.

      edoardo777 non si arriverà mai a quel punto. Se arriverà un'offerta sarà solo win win come piace tanto. Non si farebbe mai mettere nell'angolo così e nessuno sano di mente forzerebbe, a ragione, la situazione. Non oso pensare alle ritorsioni.
      Ricordiamoci che sono venuti a fare business, non sono tifosi, ed in Italia sanno perfettamente che senza l'accordo della politica non vai da nessuna parte.

      • mashiro ha risposto a questo messaggio
      • Massi ha messo mi piace.

        Berto ma poi più banalmente la Samp è costantemente in ritardo con gli affitti, come lo è stato il Genoa praticamente da che ho memoria, se è tuo vorresti poter fare delle cose, tipo cacciarli o andarci in causa, fai un po causa al Doria moroso e fatti dare lo sfratto a metà campionato.
        Anche solo per non sostenere i costi di gestione.

        • layos ha risposto a questo messaggio

          mashiro Si ma è appunto lo scenario che si vuole evitare e il motivo per cui si sono fatte letteralmente le carte false perché quegli altri restassero nel loop. Non è che ora che sono caduti in piedi come i gatti li fai fuori. Purtoppo dovremo continuare a divedere lo stadio per molti anni ancora.
          Sarebbe stato bello.

          Riguardo allo stadio temo che non si andrà lontano né ne avremo uno decente da 40000posti.
          Ciò a causa di tutto quello che si è detto.
          Interesse comunale, diatribe sportive che concedono più ai cerchiati che a noi. Se vi fosse, e secondo me ci sarebbe, uno spazio idoneo per uno nuovo lo dovremmo fare da soli ma vi sarebbero resistenze interne ed esterne. In più (nel caso di aree da bonificare o creare ex novo) si dovrebbero spendere soldi per infrastrutture e trasporti cosa che per gli Erzelli è in misura molto minima.
          Marassi ha le carceri, progetto skymetro, palazzi, il fiume. O lo ammoderni semplicemente con pochi posti in più oppure il rischio è che rimanga così com'è. Tanto gli europei li vediamo coi binocoli...

            MAU69 è. Tanto gli europei li vediamo coi binocoli...

            Ma questo è già stato deciso? In base a quali aspetti? A parte Milano, Roma, Napoli, Firenze, quali città più rappresentative di Genova?

            • mashiro ha risposto a questo messaggio

              mashiro

              Stadi a parte, le città le scelgono per vicinanza dei bacini d'utenza. Milano per la Germania, Torino per la Francia, Roma e Napoli per le finali, semifinali o la sfigate (magari Napoli per la Spagna), Udine per quelle dell'est. Più o meno i criteri sono quelli. Ci aggiungi Firenze e fine dei giochi. Però c'è da capire se, come tempistica, la decisione di finanziare i lavori negli stadi viene prima o dopo la scelta delle sedi.

              • AleR e MAU69 hanno risposto a questo messaggio

                edoardo777 Però c'è da capire se, come tempistica, la decisione di finanziare i lavori negli stadi viene prima o dopo la scelta delle sedi.

                Esattamente, questo è il tema centrale.

                mashiro oltre a questo, c'è da considerare che Genova è pure servita di merda da un punto di vista logistico, quindi se anche sto fattore gioca un ruolo nella decisione delle citta, secondo me partiamo indietro rispetto a Bologna o Firenze nelle gerarchie.

                • mashiro ha risposto a questo messaggio

                  madeo se dai per assodate Milano, Torino, Napoli e Roma considerate le alternative: Bologna, Firenze, Cagliari, Bari e Verona più Genova per me la favorita è Bari in subordine Cagliari.

                    mashiro

                    Poi c'è da vedere come verranno divise fra Italia e Turchia. I turchi hanno presentato 7 stadi (3 solo ad Istanbul). Uno (quello di Ankara) è da costruire, ma 6 sono già ora dei gioiellini che possono ospitare le finali di coppe.

                    8 giorni dopo
                    mashiro ha chiuso la discussione .