Joelone ai Celtics eddai raga mon scherziamo...a sixers fan
[OT]Sport Vari e Calcio che non sia Genoa
TENNIS.
Vorrei tirare in ballo 4Mazzi e gli altri esperti.
Tempo fa, facendo zapping, mi sono imbattuto in una trasmissione che coinvolgeva diversi ex campioni. seguivo distratto, finché uno di loro (forse Agassi, ma non ricordo bene) ha espresso un'opinione che mi sembra meritevole di riflessione.
Ha detto che Federer e Nadal sono gli ultimi e irripetibili campioni espressi da un'evoluzione del tennis secolare. Il motivo? Secondo lui sono gli ultimi bambini ad essersi formati sul talento accompagnato dalla loro fantasia, anziché sui videogiochi.
A me la teoria è sembrata interessante, non solo dal punto di vista tennistico, ma per molti sport.
Sarei curioso di leggere altri pareri.
Ciao Edo.
Sul tennis non saprei, ma sul calcio l'ho sentito ripetere da molti (ultimo Nesta) e l'ho visto con i miei occhi.
La mia generazione è cresciuta giocando in piazzetta. E potevi fare tutti i numeri che volevi, e in spazi ristretti. Non c'erano allenatori che ti cazziavano (solo i compagni, tra cui io, che si incavolavano se perdevi palla) e arbitri a proteggerti (se facevi il furbo con tunnel e giochini vari, la randellata non te la toglieva nessuno). Questo sviluppava la fantasia, l'estro e la furbizia nell'evitare i calcioni. C'erano ragazzini che avevano più piacere a farti tunnel che a fare gol. E la sfida era a non prenderlo e (se lo prendevi) a corcarlo di botte.
Inoltre i campi erano piccoli ed eravamo metà di mille. Quindi quando la tua squadra stava fuori ti mettevi a fare torello, a tirare contro il muro col piede debole, ecc ecc. Tutti esercizi che miglioravano la tecnica.
Oggi ormai i bambini vanno a giocare al campo dove ci sono già allenatori fissati con la tattica e nessuno che impara la tecnica di base. Non sono lasciati liberi di sbagliare e di divertirsi. Risultato: non ci sono più calciatori che accendono l'entusiasmo con le giocate. E il calcio, come il tennis, è diventato più atletica che fantasia.
edoardo777
Salve.mi piacerebbe poterti rispondere perché ho sempre seguito il tennis finché era in chiaro sulla rai; da giovine non perdevo un gioco da Montecarlo a Wimbledon e pure un accanito "guardone" della coppa Davis e del tennis femminile.
Gli ultimi "eroi" che ricordo sono stati Gaudenzi, Nargiso, Camporese ...
Federer non l'ho mai visto giocare e quindi non so che dire mentre di Nadal ho visto qualche partita ma solo ai giochi olimpici e, francamente, lo trovavo di una noia mortale.
Forse sono troppo legato ai ciocchi di Ilie Nastase, Jimbo Connors, Buster Mottram, Barazzutti, Panatta e Noah
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Grande Edo.
molto difficile rispondere senza abbandonarsi a sentimentalismi sul mondo perduto della nostra adolescenza dove tutto era diverso, evitando di edulcorare il passato senza peraltro comprendere appieno la realtà dei ragazzini di oggi in un mondo velocissimo nel quale la distanza generazionale, tra il reale ed il percepito, appare siderale.
Le simulazioni sportive odierne, chiamarle videogiochi appare riduttivo, sono talmente realistiche da essere adottate come allenamento. Da un lato appiattiscono e imbullonano la fantasia, dall'altro sono molto utili per migliorare la tecnica di base.
Un tempo lo “stop orientato” (senza parlare dei vari tipi di dribbling) era panaggio dei grandi campioni, oggi lo insegnano, è un movimento previsto dal software che impari a fare virtualmente e tenterai di fare dal vero. Scansionato e sezionato per essere poi scomposto in “sotto movimenti” può essere allenato qualsiasi colpo.
Vengono poi i limiti imposti da madre natura: fisici, tecnici e istintivi.
È tutto talmente catalogato e studiato da omologare ab origine. I parametri fisici e gli algoritmi, studiati per limitare l’errore nella selezione dei giovani prospetti, escludono determinate caratteristiche non misurabili se non ad occhio, quindi determinati virgulti rischiano di essere risucchiati nell'anonimato. Un altro fattore determinante è l’atletismo imposto dagli standard di allenamento che limitano, di fatto, giocatori poco dotati fisicamente che in qualche modo approfittavano della scarsa preparazione degli avversari, soprattutto nei giochi di abilità con la palla di cui stiamo parlando.
Di conseguenza si sta generando un “prototipo” di giocatore per ruolo e per caratteristiche e le partite di calcio, tennis, basket o pallavolo sono tutte uguali, ripetitive, e si ha la sensazione di poter scambiare i giocatori a patto si tratti di livelli omogenei tra gli antagonisti.
Il rovescio della medaglia è però rappresentato dal livello medio, oggi molto più alto come velocità, capacità di esecuzione, preparazione tattica, limitata propensione all'errore.
Ciò non favorisce necessariamente lo spettacolo. Se parliamo di calcio gli errori provocano i gol, che sbilanciano il risultato comportando di conseguenza maggiore spettacolo.
A maggior ragione nel tennis, data la ripetitività delle situazioni connaturata al gioco e l’importanza dell’attrezzo, a sua volta fattore di appiattimento in mano a tennisti professionisti.
Dopo tutto sto pippone, non so rispondere pienamente all'argomentazione di Agassi (il mio tennista preferito di sempre ndr)… tendo a ritenere le considerazioni esposte più rilevanti rispetto al deficit di “fantasia” in quanto i ragazzini continuano a sognare…sicuramente sono più distratti da sogni plurimi, vista la continua sollecitazione multi fronte a cui sono sottoposti che rende certamente più difficile dedicare anche l’emotività in una sola direzione come un tempo…
4Mazzi senza contare i materiali, nel calcio che io conosco più di altri, la differenza tra i palloni più economici e quelli più vicini a quelli dei pro è impressionante.
Quelli migliori son talmente leggeri che a 17/18 anni sei serenamente in grado di far goal da centrocampo con tutto quel che ne consegue in termini di cross, colpi di testa, cambi di gioco..
edoardo777
Ciao Edo,
Ne approfitto per farti i complimenti per i tuoi post, sempre impeccabili..
Anch'io ho amato il grande Agassi, ma sono d'accordo in parte con lui.
Federer era talento puro, che si è affinato nel tempo, ma partendo da una predisposizione e eleganza innata. Nadal è più un prodotto di laboratorio, doping compreso (che non escludo sia alla base anche delle prestazioni del nuovo fenomeno spagnolo...).
E in Nadal la componente mentale era sicuramente superiore, compensando la differenza di talento tra i due.
Detto questo... Idemo Nole!!
Guerriero assoluto, cresciuto tra le bombe, il più grande per me
Molto interessanti i contributi di tutti. Aggiungo solo che Agassi e gli altri ex campioni poi intervenuti non si riferivano solo all'uso dell'elettronica nella preparazione, ma anche e soprattutto all'attuale tendenza, da parte di tutti, di dedicare ore del tempo libero ai videogiochi. L'idea era che, da bambini, Federer, Nadal (e a maggior ragione Nole) non avevano a disposizione i videogiochi e di conseguenza si concentravano sul loro sport, che rappresentava il loro principale divertimento, non solo una possibilità di futura carriera. Invece oggi i ragazzini non vedono l'ora di finire l'allenamento per dedicarsi alla realtà virtuale.
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Mi permetto di aggiungere che al contrario di altri sport...ad oggi non esiste un videogame di tennis anche solo decente...figuriamoci poi che posso servire da emulatore...quindi boh ..poi se si parla di videogame in generale ok...ma se e ' per quello le distrazioni rispetto ad una volta si sono moltiplicate anche senza i videogame....
P.s. e volevo anche aggiungere che quando Federer e Nadal erano piccoli c'erano eccome i videogame...iniziavano ad esserci anche ai tempi di Panatta !
Durante il torneo di Wimbledon ho sentito un'intervista alla Navratilova in cui sosteneva che i giocatori nati dalla metà degli anni 90 in poi, siano cresciuti guardando solo gli highlights degli incontri di tennis e non abbiano quasi mai guardato da bambini delle partite intere di tennis. Per lei la più grande differenza che c'è tra loro ed i giocatori come Federer, Nadal, Djokovic o Serena Williams è principalmente questa, non hanno avuto un percorso di crescita al di fuori degli insegnamenti dei loro allenatori
Gian77
Manca, come in tutti gli altri sport, lo spirito di emulazione.
PieroVoje61
Mah, forse il tennis è ancora uno sport dove esiste eccome lo spirito di emulazione. Io ne ho una prova nel tennis giovanile, dove i numeri dei praticanti (e il livello medio) sono saliti tantissimo da quando abbiamo (finalmente) dei professionisti ad alto livello. E ne risente in positivo tutto il sistema.
Serse69 meglio così allora
Lunedì sport vari: summit di mercato sul lago di Lugano a pranzo. Presenti Jena, Mau e figliolanza. Chi si vuole aggregare può, o almeno credo.
Domani vi rispondo sul Tennis e sul Basket.
Allacciate le cinture
Ianna
Edo corri da qualche parte c è la Bouchard in campo a Toronto.
Spettacolo.
Ianna
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Quando
“Un luogo comune è che i parlamentari godano di stipendi d’oro, qui ho il cedolino di luglio 2023, è uguale per tutti. Risulta che l’indennità lorda è di 10.435 euro, da cui giustamente vengono defalcati i giusti prelievi, l’indennità netta dei deputati è di 4718 euro al mese."
"Com’era la stanza di Matteo Berrettini, da bambino?"
Cosa hanno in comune questa frase e questa domanda?
Apparentemente nessuna, ma non è così.
Cosa c'entra un politico e una specie di tennista?
Nulla se non che entrambi ,il protagonista della frase e chi ha rivolto la domanda, sono niente di meno che, due ex Segretari dell'allora Partito Comunista Italiano, prima Pds, poi Partito democratico e prossimo Pdztl.
Grissino Fassino, torinese e segretario per un bel pò di anni, ha avuto il barbaro coraggio di lamentarsi in Parlamento per il suo stipendio da Onorevole, aggiungendo solo ad ogni voce della busta paga (e non delle indennità )la frase "Va bene cosi", che mi ha ricordato quella del mio ex collega di hotel, il quale quando doveva registrare il nome di una dolce donzella, gli fu risposto dal nipote della proprietaria, "Va bene cosi"
Il secondo invece che alla prima domanda strappalacrime ne ha aggiunte altre modello Mara Venier:
"Quando hai incontrato il tennis?" ,"Sei uscito da questa fase nera ritrovando la bellezza del gioco?",sono solo alcune di queste perle di competenza tennistiche e lettini da Crepet, altro non è che il mitico Walterino Weltroni, anche lui(guarda che combinazione) Segretario del partito che fu di Enrico Berlinguer.
Walterino dopo la dismissione dal ruolo,si inventò diversi lavori,tra cui Sindaco di Roma (e te pareva ),scrittore fino anche regista tanto da meritarsi dal critico televisivo, Aldo Grasso ,parole di fuoco non dissimili da queste riguardo il suo ultimo capolavoro:
" il cinema di Veltroni manca completamente sia per quel che concerne la messa in scena sia per la struttura narrativa, una volta di più buttata via, trattata con poca cura".
Il film in questione era un copia e incolla, fatto male tra l'altr del capolavoro Good Bye Lenin in cui a seguito della caduta della Ddr,si tenta di nascondere alla protagonista caduta in coma, il crollo del Muro di Berlino.
Quello fatto da Walterino è il solito film casereccio, parlato ovviamente in romano, che pare non abbia raggiunto nemmeno i 10 mila spettatori e le cui pellicole giacciono in fondo al Tevere o nelle stanze segrete del Nazareno.
Questi lor Signori che si lamentano del lauto stipendio che percepiscono,senza considerare i corollari susseguenti e le presenze in Aula,più quelle sui divani televisivi da gettone di presenze,che si autoricliano dopo i loro fallimenti,inventandosi scrittori e registri addirittura,sono stati e sarebbero i rappresentanti della fu sinistra italiana,che dopo decenni di governo in compagnia praticamente di tutti,oggi sono coloro che piangono miseria e invece di dedicarsi alla nobile arte della politica e dell'impegno sociale o civile,si inventano registri scrittori per intervistare chi?
Un tennista.E che tennista!
Sono gli stessi per fare un esempio,che quando erano sui banchi del Governo con Super Mario e Giuseppi,del salario minimo se ne sono altamente fregati e anzi hanno pure votato contro per ergersi ora a promotori dello stesso,solo perchè si trovano dall'altra parte della barricata.
Vi evito di riportare le risposte del soggetto in questione che sono ancora peggio delle domande,in un misto di piagnisteo e di come"Sono alto bello e forte",se non un paio eslpicative domande pescate a caso in questa intervista alla Pippo Baudo modello Domenica in:
"Quanto hanno pesato i social ?"
"Immagina di poter telefonare a te stesso bambino, che consiglio ti daresti?"
"In quei momenti stai da solo o cerchi gli amici?"
"Cosa è la felicità per un tennista?
"Sei uscito da questa fase nera ritrovando la bellezza del gioco?"
Di risposte degne di note nessuna, tennistica solo una che vale tutte:
«Io non vado molto spesso a rete, cosa che dovrei fare di più. Non per caso si dice “la conquista della rete”.
Fantastico Berry in una sola frase hai detto tutto.
Alla fine parafrasando l'indimenticabile film di Walterino, unendo i due segretari e il fenomeno di Tor Pignattara si potrebbe davvero far loro una domanda :
"Quando vi ritirate e decidete di non infangare più il nome del partito più glorioso di'talia e lo sport più bello e nobile del mondo?"
Quando?
Ianna
L'Italia della palla ovale guadagna una posizione nella classifica internazionale.
Molto bene
Van Der Pool nuovo campione mondiale di ciclismo su strada.
Peccato per Bettiol ripreso a due giri dalla fine