Ianna
Non ho visto la partita, ma mi fido ciecamente di te , tra l'altro l'unica squadra al mondo che riesce a rubare più dell' italica Juventus
Real Genoa de Madrid
Comunque imbarazzante ed incredibile che la Premier League, Patria delle squadre multimilionarie, degli allenatori all’avanguardia, dei migliori top player del mondo, della prepotenza economica, non porti nessuna squadra alle Semifinali di Champions proprio come la derelitta Serie A (che tra l’altro aveva ai nastri di partenza due cavalli zoppi come Napoli e Lazio e il Milan in un girone di ferro, con due semifinaliste fra le 3 avversarie).
FerrettiLindo1893
Spiace
Ianna cosa devo rispondere nel merito?
Per me la tua similitudine tra Carletto e Gilardino è un motivo di orgoglio.
Le uniche differenze sono nei valori in campo, uno schiera Bellingham e l'altro Sabellingham
Ianna Pasquale scusa una cosa, tu pensi che gli olandesi del calcio totale scambierebbero il calcio totale con la vittoria del Mondiale giocato con il catenaccio? Perché io penso proprio di si.
L’ho ripetuto più volte, il motto della Juventus, vincere è l’unica cosa che conta, è la base del calcio. Specie quando arrivi a giocarti partite da dentro o fuori. Specie quando in ballo ci sono trofei e una valanga di soldi.
Sinceramente a parer mio quando il Liverpool prende 3 goal in casa contro l’Atalanta non posso dire che abbia giocato bene a calcio, lo posso dire dell’Atalanta che di goal ne ha incassati zero e fatti 3 semmai.
Il Real Madrid è stato più bravo del Manchester City, semplicemente perché i rigori non li hanno sbagliati. Idem il Bayern München che ha segnato un goal in più della corazzata Arsenal.
È così difficile riconoscere i meriti a chi vince? Perché dovremmo sminuire le vittorie di chi se le è sudate sul campo? Non so, allora cambiamo regolamento e decidiamo che i goal brutti non valgono e che per segnare devi fare 50 passaggi di fila tutti di prima e buttarla dentro in rovesciata.
FerrettiLindo1893 perché la Premier League è un campionato sopravvalutato. Il Luton ha una rosa da Serie B con un monte ingaggi da Inter. Un campionatob_overhyped_ pompato solo dall’enorme giro d’affari che hanno creato (in questo sono stati fenomenali).
Sunnyboy253
Pasquale è un estremista
Però anche nel tuo ragionamento, ci sono molte similitudini con lui.
Tu parli di partite da dentro e fuori...il catenaccio ci sta, in una finale, o in un quarto di finale come quello di ieri sera , che possiamo tranquillamente definire una finale anticipata, ma vivere 38 giornate da dentro o fuori è un'altra cosa.
Per me l'unico maestro di calcio è stato Zeman , al quale potevi anche dare 11 brocchi che il suo gioco e la sua mentalità li vedevi comunque.,
Non ha vinto un belino.
Eppure a Roma , dove gli hanno dedicato anche delle canzoni, se lo ricordano su entrambe le sponde.
Hai nominato l'Olanda del calcio totale, tu che sei giovane, vuole dire che il segno l'ha lasciato.
Non sempre bisogna vincere qualcosa per essere ricordati.
L'ultimo Genoa che ricordo con piacere e che mi ha appassionato è stato quello del primo Juric.
Anzi visto questo tira e molla, voglio anch'io fare coming out, come Marco, piuttosto che la conferma di Gilardino preferisco il ritorno dell' insopportabile Gasperini, tra il dover sopportare un non gioco per un'altra stagione e il dover sopportare le conferenze stampa del Gasp, preferisco la seconda, perché su di lui tutto si può dire, meno che non sia un buon allenatore, altrimenti si sfiorerebbe il ridicolo.
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il motto della Juventus, vincere è l’unica cosa che conta, è la base del calcio
Personalmente non mi spingerei a tanto, almeno non in uno spazio di genoani.
Quella frase lì, attribuita a Boniperti e che a me personalmente fa ribrezzo, è scritta a grandi caratteri negli spogliatoi di Vinovo, dove tutte le leve delle giovanili juventine crescono con questo mito, quello del vincere a tutti i costi, anche a costo di sostituire Giovinco all'81' nella finale di Viareggio per equilibri tattici, dopo averlo fatto entrare al 71' (in una finale palesemente rubata, per chi la ricorda). Anche a costo di corrompere gli arbitri e i designatori. E senza nessuna autocritica quando ti scoprono, come dimostrano i cartelloni che indicano il numero di scudetti in quel cazzo di Stadium.
La coppia Aguilera-Skuhravy non ha vinto niente, Zeman nemmeno, l'Atalanta di questi ultimi anni nemmeno, per non parlare della grande Ungheria e la grande Olanda.
Tutte esperienze che non contano nulla nella storia? Valgono solo gli albi d'oro?
Il calcio può anche essere altro rispetto alla compilazione di un almanacco: non mi porta il pane sulla tavola, non è un servizio essenziale, non mi tiene a galla nella vita, non gli chiedo di portarmi soltanto a un risultato, io esigo anche un po' di rischio a discapito del pragmatismo, altrimenti ha sempre ragione chi schiera Konko e lascia fuori Leon nel nome dei 40 punti.
Ciò non toglie che il City e il PSG mi facciano cagare, va da sé. Ma non meno di Gobbi, Caudilli e simile melma di potere.
Io ho goduto con la Grecia nel 2004, perché in quel caso la tattica e la malizia erano le uniche armi da usare, e Rehhagel le usò magistralmente, facendosi gioco di avversari nettamente favoriti. Ma se invece è la squadra più ricca a nascondersi dietro al pragmatismo della vittoria a tutti i costi, allora mi passa la voglia.
Platano_Linksaussen
"Diciamo che ciò che dice il giovane virgulto rispetto a quella frase oscena,mi va'bene soltanto nel caso in cui il prossimo campionato vincessi la Stella giocando..come quest'anno .Per il resto quoto tutto quanto hai detto,ad eccezione della Grecia del 2004,forse perché all'epoca tifavo per la Repubblica Ceca.Se proprio mi devo innamorare di una sfavorita che ha sovvertito i pronistici,dico la Danimarca del 92',ripescata al posto della Jugoslavia, mentre erano in campeggio a Vesima..Lì almeno c'era dei gran bei calciatori come Laudrup e Povlesen,anziché cani di marmo come Caristeas e Vakuftis
.Ed aggiungo che l'Olanda del calcio totale, no non avrebbe barattato un bel nulla,se no non staremmo a parlare di lei ancora adesso.Ps:Quest'anno la Cempions la vincerà il piesseg.Sara'la favoletta di Bappe'che prima di andare a Madrid, li batterà in finale, regalando una coppa a quei poveri emiri,i quali da perfetti competenti come i loro cugini di Manchester, hanno devastato i mercati mondiali per decenni..per vincerne finalmente una(forse è meglio che continuino ad allevare falconi..)"
Platano_Linksaussen La coppia Aguilera-Skuhravy non ha vinto niente,
Va detto che quel Genoa era molto speculativo, sparagnino. Bagnoli non è mai stato uno che andava ad imporre il suo gioco a prescindere dagli avversari (come Zeman). Non per niente, quando i risultati latitavano, venne ferocemente contestato
FerrettiLindo1893
Certo, era sparagnino, ma intendevo dire che vincere non è l'unica cosa che rimane nei ricordi, nemmeno nel pubblico neutrale.
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FerrettiLindo1893 Comunque imbarazzante ed incredibile che la Premier League, Patria delle squadre multimilionarie, degli allenatori all’avanguardia, dei migliori top player del mondo, della prepotenza economica, non porti nessuna squadra alle Semifinali di Champions proprio come la derelitta Serie A
Caro Lindo se non fosse per il tuo, a me caro nick, non ti risponderei nemmeno saltandoti a piè pari aldilà dei contenuti (validi) e delle frecciatine che rimando ad altro topic per risvegliarti un pò la memoria storica
Premessa:
Non mi interessa nulla del calcio inglese, mi interessa solo il Liverpool e mi lecco e curo le ferite in beata solitudine.
Sto aspettando di mettere i chiodi sulla bara .
Non sono più solito rispondere come una volta, mi sono dato una regolata e quindi chiedo scusa se non partecipo più attivamente e h24.
Molto meglio il folklore.il mio intendo.
Pensavo, da qui il motivo del post estemporaneo di ieri sera, che Voi al cospetto di una partita neutrale, in cui il tifo e l'essere di parte non pregiudica i giudizi, i commenti e i risultati, vi potesse indurre ad almeno una riflessione, che so, estetica, trattandosi di due squadre che qualche giocatore di valore, lo mettono in campo e non affidarsi a Entusiasmo Ekuban, Salmoni Norvegesi e il Manfred Kaltz de Roma, in arte Sabellao.
Pensavo che con Bellingham e Foden, si potesse guardare una partita, goderla da neutrali e da spettatori da divano.
Invece ecco lì che esce fuori la vera indole dell'Italiano, il nuovo motto corrente:
Il Risultatismo.
Vincere ad ogni costo, come non importa, importante è passare il turno, anche schierando non la Sambenedettese o la Ferapilsalò, ma il Real Galattico per 120 minuti in difesa, con dieci giocatori a difendere il fortino e l'area di rigore.
Cosa vuoi di più dalla vita se non un bel catenaccio made in Italy ,made in Carletto, il pluri allenatore , il più vincente della storia , quello della Decima?
E tutto questo, non per quello che si vede, ma perchè il Condottiero è italiano, è la appendice, il testimone del nuovo corso del Genoa.
In fondo e qui ti rispondo caro nick, dopo aver vinto un Europeo ai rigori, battuto la Spagna ai rigori e andato avanti grazie al ginocchio di Arnautovic, con alla guida il mitico Mancio, che poi si è rilevato in seguito la merda di uomo che è sempre stata, Voi italiani e Genoani tutti, aldilà delle apparenze e dei distinguo di circostanza, avete rispolverato il tricolore e lo avete issato sui balconi in nome della Patria, del non Gioco e del Mancio.
Quello che in un certo senso vi appresterete a fare stasera, quando il vostro ex idolo, il rappresentante delle vedove genoane, il sogno proibito del vostro presidente, eliminerà il Liverpool, cosi Lindo potrà aggiornare il conteggio e aggiungere una pallina al pallottoliere.
In fondo va bene cosi:
Il Risultatismo deve trionfare a tutti i costi anche quando giocano Real e City ,anche se giocasse l'Ama Zulù contro il Johannesburg.
L'erede lo abbiamo in casa, bello pronto e preparato.
Sarebbe un delitto lasciarselo scappare.
Lui impersonifica l'essenza del calcio, il futuro, anche se voleva vincere a Firenze con due rigori, non superando mai la metà campo nel secondo tempo, tranne che con lo schema collaudato del lancio lungo per Thorsby.
Certo vincere a Firenze contro la Viola reduce dalla trasferta a Plzen, a cavallo del ritorno a distanza di tre giorni, mica comportava un atteggiamento non dico offensivo,ma meno conservatore, visto che si hanno 39 punti e in fondo qualche affondo palla a terra si poteva pure prevedere.
Ah no che stupido sono:
il Gila avrà pensato che aveva solo 4 giorni per preparare la partita di domani con la Lazio, quindi mentre loro erano belli che riposati, lui doveva preservare uomini ed energie.
Ci sta, eccome se ci sta.
Quindi cari Fratelli di Genoa, tranquilli che tra stasera e domani i traguardi verranno raggiunti e lunedi sarà il grande fatidico giorno:
Un bel contrattino da 1.500.000 ,per tre anni e il nuovo Carletto Ancellotti lo avremo ancora tra noi.
"Finche la barca va lasciala andare"
Ianna
Marco_NOFX "Football is very simple."
Questa la metto insieme allo spazio per la maglietta per il nuovo scudetto di Fra Alberto
Ciao guagliò.
Ianna
FerrettiLindo1893
"Ho visto tempo fa'un cosiddetto podcast, per altro qui'citato,che raccontava la storia del campionato cadetto 86-87,raccontandolo come quello più emozionante in termini di lotta per la promozione e al contempo per aver proposto sulla scena quello che sarebbero diventati tre futuri allenatori in grado di lasciare un segno in seguito:Galeone, Sacchi e Scoglio.Io che di quel campionato sono ancora invaghito per via dei miei ricordi rossoblù, ho memoria infatti di aver visto per l'appunto solo tre squadre in grado di annichilire il Grifone due volte tra le mura amiche(Pescara-con un devastante Rocco Pagano e dove giocava un certo Giampiero Gasperini,e Parma-il giorno in cui fu'issato per la prima volta lo striscione UN CUORE GRANDE COSÌ)ed una in trasferta (il Messina di Schillaci al'Celeste').Quando dopo tre anni,ci separammo in A dal Prof,con l'arrivo di Bagnoli, indubbiamente ci fu'un ritorno ad un calcio pragmatico, però era la qualità dell'impianto umano che faceva sì di vedere del calcio all'altezza del prodotto finale.Essere sparagnini,con lo schema di ripartenza Signorini, palla al piede che si allarga sulla destra della sua trequarti,lanciando lungo dove Skhuravy la prendeva di testa per Eranio in progressione e relativo cross per Aguilera che la buttava dentro lesto come un falco, era appunto diverso dal pragmatismo dove Bani la passa a Strootman,il quale l'allarga a Sabelli che cerca Ekuban e..A)centra GRIFONI DELLA SUD B)Ekuban chiude gli occhi mentre tira e svigolandola gira come un derviscio su se stesso. Insomma avallando per altro la tesi di MarcoNofx,un certo pragmatismo può essere anche apprezzabile se accompagnato da sano dinamismo ed interpreti corretti. E Osvaldo della Bovisa oltre ad allenare in un calcio dai livelli tecnici superiori in generale,lo faceva egregiamente facendoci entusiasmare(o almeno facendomi entusiasmare)"
Sunnyboy253 Caro Sunny te per me avrai sempre un posto nel mio cuore per due motivi:
1) Il tuo nick lo ho adottato per motivi familiari come ti ho spiegato privatamente
2) Sei il fautore mitico del "2% non rappresentativo della popolazione italiana".
Cosa vuoi che aggiunga di più?
Sei immarcescibile per me.
ps: Forse a Settembre passiamo al 2.5%
Ianna
Ianna anche io ti voglio bene Pasquale, come non potrei, anche se di tutte le seimila squadre che tifi in giro per il mondo l’unica che hai azzeccato è il Genoa,
Adelante, ti prometto che appena posso vengo a trovarti a Venezia con la mia dolce metà. Però non traumatizzarmela eh, mi raccomando!
Zatopek E Osvaldo della Bovisa oltre ad allenare in un calcio dai livelli tecnici superiori in generale
Eh… dici poco! Il Genoa di oggi dove arriverebbe nella Serie A dello Scudetto di quelli là? Si salverebbe con tranquillità? Io mi tengo i miei dubbi…
Ianna Il Risultatismo deve trionfare a tutti i costi anche quando giocano Real e City ,anche se giocasse l'Ama Zulù contro il Johannesburg.
Questa cosa che nel calcio il risultato è diventato un inutile orpello continuo a non capirla a non accettarla mai nella vita.
A calcio si vince, si perde e si pareggia.
Nelle sfide andata e ritorno c'è uno che a valle di questi risultati vince e uno che perde.
Secondo me chi vince ha sempre merito.
Io penso che ieri sera il Real non sia riuscito a fare meglio che difendersi in modo organizzato e se ci fosse stata una squadra a pari blasone(il Bayern, il Barcellona e il Liverpool per restare fuori confine) avrebbe perso.
Perché in un quarto di finale di Champions League la storia, che il Real ha scritto(e sta scrivendo) e il City non ancora, conta.
Quando Valverde ha colpito Orsato con una pallonata: Nacho era tranquillo e gli ha chiesto come stava, nonostante la palla fosse al limite della sua area, Haaland era preoccupato di sapere chi avrebbe avuto la palla.
E' una questione di attitudine: come ha detto Ancelotti in conferenza, "Il Real Madrid ha sempre giocato bene in questa competizione " tradotto questa è casa nostra anche se siamo in trasferta.
Ma se esci dalla partita secca con la musichetta della Champions tra City e Real finisce a tennis: con gli 11 di ieri sera, IMHO. Di tutto il Real si giocano una maglia da titolare senza averla nemmeno certa Bellingham e DeBruyne, qualcuno degli altri non lo portano manco in panchina.
Ianna Pensavo, da qui il motivo del post estemporaneo di ieri sera, che Voi al cospetto di una partita neutrale, in cui il tifo e l'essere di parte non pregiudica i giudizi, i commenti e i risultati, vi potesse indurre ad almeno una riflessione, che so, estetica,
Ottimo spunto.
Nelle discussioni su Gilardino e il suo Genoa ci incartiamo sempre su bel gioco si - bel gioco no, risultato si - risultato no.
Partiamo da qualcosa che non ci annebbia la mente dalla nostra passione ma dovrebbe poter essere analizzata in maniera più asettica.
Credo che la maggior parte degli spettatori di una partita, che non sia direttamente tifoso di una delle due squadre, guarda un match per gol, occasioni, gesti tecnici. Che poi il gesto tecnico non è solo lo stop e dribbling in un nanosecondo di Albert su rilancio di Martinez con la Fiorentina, ma anche la chiusura su contropiede di Vasquez sempre contro i viola. Ma il primo lo apprezzano tutti, il secondo lo apprezziamo in pochi. Quindi se si parla di grande pubblico, viva Sarri, Guardiola, Klopp, De Zerbi, Crujff, Van Gaal, Zeman, Sacchi e compagnia bella.
Ma, c'è un ma.
Bisogna fare due enormi distinzioni.
La prima è tra il pubblico e i tifosi. Che sono due gruppi completamente diversi. Il pubblico guarda la partita e vuole vedere qualcosa che gli piace. Il tifoso vuole vincere. E qui la mia affermazione è valida in linea generale. I tifosi che preferirebbero perdere ma avendo una squadra che esprime un calcio molto offensivo che crea tante occasioni sono mosche bianche. In generale il tifoso ha come priorità numero uno quella di vincere. Poi se lo fa col bel gioco lo preferisce, ma se deve scegliere tra la prima e la seconda, sceglie la vittoria.
E qui per comprendere le strategie di una società bisogna capire cosa vogliono "conquistare". Vogliono conquistare e consolidare i tifosi, la propria base fan? Oppure vogliono espandersi? Vogliono allargare quella base?
Prendiamo l'esempio della Juve di qualche anno fa. Dopo l'ennesima sconfitta in finale hanno deciso di voler allargare la base fan, per aumentare il fatturato. E lo hanno fatto in due modi: il primo acquistando Ronaldo, che gli ha portato followers per i social e contratti più ricchi. Il secondo lasciando Allegri (capo dei pane-salamisti) e prendendo l'allenatore che esprimeva il miglior gioco in Italia, abbinandolo anche a discreti risultati (Sarri). Poi il Covid e la seconda distinzione gli hanno rotto le uova nel paniere.
E qui veniamo alla seconda distinzione. Cioè all'esigenza storica della piazza e del paese in cui quella piazza si trova. Alla Juve conta vincere. Lo hanno scritto nella loro sede. Non avere tante occasioni, ma vincere. Lo stesso Sacchi, se non ci fosse stato Berlusconi che aveva una ambizione spropositata, sarebbe stato esonerato ad inizio campionato, dopo una partenza zoppicante, perchè in Italia prima di tutto il risultato. Quindi in quasi tutte le piazze italiane è molto difficile proporre qualcosa di molto offensivo, che porta occasioni e gol. Te lo puoi permettere all'Atalanta, al Sassuolo, dove riesci a proteggere l'allenatore dai rumors della piazza. Forse ad alti livelli puoi farlo al Napoli, dove De Laurentis è un uomo di spettacolo e magari riesce a difendere la propria scelta. Forse potrebbe farlo Lotito, che ha dimostrato in passato di sapersene sbattere delle lamentele dei tifosi e degli articoli di giornali e opinionisti. #pioliout, #allegriout e #inzaghiout fioccano come caramelle ai primi inciampi. Non per niente De Zerbi è andato ad allenare in Inghilterra dove hanno un altra cultura calcistica rispetto alla nostra. Dove puoi permetterti di subire gol in contropiede anche se stai vincendo. In Spagna sono presenti le due culture, quella legata al risultato dei blancos e quella legata al bel gioco dei catalani, impostata dal genio di Crujff e portata avanti da Van Gaal, Guardiola, ecc ecc.I blancos sono soliti imbottire le loro squadre di supercampioni, e un uomo come Ancelotti, che cura alla grande i rapporti coi campioni, è in grado di metterli a proprio agio, e quindi dedica attenzione alla fase difensiva e lascia libertà in quella offensiva.
Tornando a noi, che è ciò che ci interessa.
Cosa dovrebbe fare il Genoa? Deve espandere la propria fan base o cercare spettatori anche fuori Genova e l'Italia?
Per me la seconda cosa è molto prematura. Troppo.
Io credo che il Genoa debba consolidare in città lo zoccolo di tifosi andando a guadagnare i non interessati e i delegazionisti tiepidi e junior. E questo lo fai con i risultati e con il marketing aggressivo (Bresh, eventi, spettacoli, ecc). Dobbiamo riguadagnare spazio in città. Poi tra qualche anno potremo pensare di fare lo step successivo.
Ma prima portiamo a casa qualcosa. E Gilardino per me va più che bene per questo se sarà in grado (come credo) di superare lo shock del dopo Albert.
Bortolazzi il tifoso ha come priorità numero uno quella di vincere. Poi se lo fa col bel gioco lo preferisce, ma se deve scegliere tra la prima e la seconda, sceglie la vittoria.
Parole sante, straquoto