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Flavyn Mason e l'Amore. Forse
Era entrato per comprarsi una maglietta e la aveva vista, anzi intravista dato che era seminascosta da un manichino a cui stava appuntando una giacchettina marrone con pois bianchi per donna.
Si avvicina lentamente con passo lento e cadenzato ,tolse il giacchino da quella figura di plastica immobile e nel momento in cui stava cominciando a provarlo, udì una voce tenera quanto ferma e severa:
"È da donna belina".
Flavyn non si scompose più di tanto e cominciò a ripiegarla .
"Faccio io" intervenne lei con tono altrettanto deciso.
Siamo alla Primark di Masone , uno stabilimento da poco costruito dal colosso Irlandese che occupa le superfici quadrate di Masone, Campo Ligure e Rossiglione con mezza provincia di Alessandria.
Praticamente è più grande dei tre paesi messi insieme e gli abitanti di Masone ci dormono tutti dentro:
Fino a 10 anni Padiglione 5, dai 10 ai 30 anni Padiglioni 11-12-13, dai 30 al 60 dal padiglione 51 in poi ,mentre gli abitanti dai 60 in su tutti fora dae bae.
Tranne uno :
Flavyn Mason il quale essendo sempre reperibile dalla Segretaria Viscardi, lavorando tutti i sabato compresi i pomeriggi, le domeniche, riposo il primo lunedì del mese e ultimo martedì pomeriggio del mese successivo, ha ricevuto dal sindaco di Masone una delega speciale:
Dormire al fianco del guardiano delle sbarre modello Mike Ehrmantraut in Better Call Saul.
" Stavo cercando una maglietta" chiese timidamente Flavyn alla commessa, tutta impegnata a piegare con cura valanghe di magliette che una comitiva di ragazzi reduci dall' Acquario di Genova aveva provato per cinque ore di fila, comprandone solo due con il 50% di sconto.
"Questo è il reparto donne non so se ne è reso conto" disse lei senza alzare mai lo sguardo dal ripiegare quelle t-shirt che a prima vista dovevano essere una ottantina circa.
" Non di lana perché sono allergico e ho la pelle arida come quella di un asino" precisa Flavyn mentre è tentato di misurarsi anche un golfino color nocciola con pois verde pistacchio.
"Il reparto Uomini è al padiglione Q avanti a destra ,la terza a sinistra, inversione ad U e giù in fondo per tre isolati ancora sulla destra. Dietro il primo paravento trova il monopattino per arrivarci ,caparra di 10 euro alle casse di fronte a lei "
Flavyn Mason non fece una piega, ma dall'alto della sua esperienza lavorativa, non certo quella romantica dove aveva una carriera simile a quella di Galabinov, notò una certa meticolosità e precisione nella accurata descrizione della commessa la quale come tutte aveva una targhetta con l' iniziale G.
G come Gianna.
Il tempo di mettere in moto il monopattino, mezza ora a chiedere in giro a commessi e clienti la strada, fino ad arrivare
da un vecchietto, di quelli che fanno attraversare i bambini sulle strisce pedonali, che dopo una ora abbondante Flavyn arriva al Padiglione Q.
Lo sguardo in lontananza mentre è ancora a bordo del monopattino denominato la Scheggia di Masone ,che ad un tratto vede sulla sua destra, in parallelo alla corsia di carreggiata, qualcosa che si muove, che gli sarà fatale:
Un attimo di distrazione, un freno che non prende e Flavyn si trova in mezzo ai cappotti della collezione Uomo 1990/1995 quelli per intenderci che usava il Geometra Galboni.
" Un'ambulanza al reparto Q con urgenza" avverte l 'altoparlante, ma la prima ad arrivare, perché era lei che sfrecciava nella corsia a fianco, è Gianna, che gli si avvicina e gli dice:
"Mi scusi Flavyn non le ho detto che dopo la curva ,c'era un incrocio e bisognava dare la precedenza ai carrelli che davanti portano i bimbi."
Aldilà di uno paio di botte al costato, un bobbone che gli stava spuntando in fronte come un fungo , una arcata sopraccigliare spappolata, stava abbastanza bene.
Mezzo frastornato, Flavyn anche se avesse avuto una gamba rotta e una commozione cerebrale ,la prima cosa che dice è:
"Come fa a sapere il mio nome?"
"Ha bisogno di una ventina di punti di sutura perché è andato a sbattere sull'unico manichino di piombo del Primark di Masone", le risponde con delicatezza Gianna.
L'incidente fece scalpore in tutto il paese e provincia, tanto che apparve sulla prima pagina della Gazzetta di Masone, spodestando addirittura la notizia che una mandria di vacche di Campo aveva invaso il territorio di Masone suscitando le ira del sindaco:
"Senza delibera e riunione del Consiglio Comunale ,le mucche non transitano", tuonò il sindaco.
Gianna lesse il giornale durante la sua pausa pranzo alla caffetteria del Primark e si sentì in colpa.
In fondo era un po' colpa sua se non glielo aveva detto di quel pericoloso incrocio .
E cosi decise di andarlo a trovare in ospedale.
Si informò sull'orario di entrata 13 -14, e alle 12 59 puntuale era davanti al reparto di Ortopedia dell' ospedale di Campo Ligure, perché Masone con il Primark non aveva più spazio per nulla.
"Stanza 48 in fondo a destra, vicino al bagno", disse una infermiera ,una moldava di Chisinau.
Gianna entrò e davanti a sé si trovò uno spettacolo agghiacciante:
Tutto bendato dalla testa ai piedi, Flavyn Mason sembrava Tutankhamon,.
Si avvicinò a lui, immobile in posizione arcuata come se si stesse tuffando per la 4x100 stile libero, per capire se era davvero lui, ma era irriconoscibile.
Sul comodino nemmeno la canonica bottiglia di Ferrarelle e il semolino.
Solo un telefono, il suo Nokia anni 60 con 345 chiamate a vuoto della Segretaria Viscardi.
Di lui si intravedeva solo la stempiatura vistosa come un cratere, le due mani di quel che restavano e le labbra secche e screpolate come se fosse stato nel deserto del Sahara cinque giorni senza acqua.
Lei lo prese per la mano, in pratica unico pezzo umano visibile, lui la intravide pure ma era sotto effetto di chissà quale anestesia e antibiotici che divorava come tic tac, forse la riconobbe e le chiese con un filo di voce come un vecchietto senza dentiera.:
"Come mi ha riconosciuto?"
Lei non rispose o per rincuorarlo gli disse:
"Le ho portato la ricevuta della maglietta, ho fatto fare lo scontrino, ha 15 giorni di tempo per provarla e cambiarla eventualmente".
Lui avrebbe voluto piangere ma nemmeno gli occhi si vedevano, tant'è che a Gianna venne un dubbio:
Chiese al suo vicino di letto se fosse lui Flavyn Mason, e lui mezzo tremebondo rispose:
"Credo di sì lo ha scritto sul gesso della gamba sinistra".
E da quel giorno Gianna portò altre magliette a Flavyn Mason in attesa che potesse misurarle.
Ianna