https://www.youtube.com/watch?v=bo_nIOV1uSU
Ho un motivo in più per sperare che questa squadra di plastica finisca dove è calcisticamente giusto che stia, nel nulla cosmico.
https://www.youtube.com/watch?v=bo_nIOV1uSU
Ho un motivo in più per sperare che questa squadra di plastica finisca dove è calcisticamente giusto che stia, nel nulla cosmico.
Come immaginato in passato, alla base della squadra c'è un progetto turistico-immobiliare. Suwarso parla solo di brand, che forse è il settore di sua competenza, e spiega come la squadra di calcio sia veicolo di supporto per questo brand, ma dietro al brand ci sono certamente investimenti importanti in molteplici attività. C'è un progetto ambizioso, ma da non sottovalutare. Quando Suwarso dice che l'intento è implementare il comparto "Lago di Como" a primo e più redditizio polo turistico al mondo, rivela un intento che non si limita al cortile di casa, ma che punta a un respiro di dimensione internazionale. La squadra di calcio è funzionale a quel che c'è dietro e intorno. Lui è dentro il progetto, ma il suo compito è gestire la squadra di calcio e il suo lavoro deve essere valutato in questa prospettiva. Poco importa se la squadra serve per promuovere turismo, ville paradisiache, automobili utilitarie, bevande energetiche, assicurazioni, velleità imprenditoriali, narcisismi di miliardari annoiati. In realtà ogni squadra dovrebbe avere come referenti i tifosi, ma sappiamo per esperienza che non è così. In passato è stata il giocattolo di ricchi imprenditori e di saghe familiari ispirate alla nobiltà di censo (gli Agnelli, i Moratti, i Berlusconi, i Cecchi Gori, i Della Valle, i Pellegrini, i Mantovani, i Tanzi, Cragnotti e così via). Gente che si divertiva col giocattolo e per farsi grande lo condivideva con parte del popolo, loro nei palchi della tribuna, gli altri sui gradini di cemento. Esattamente come i Cesari dell'antica Roma pronuovevano i giochi circensi in un'arena dove ognuno aveva il proprio posto, gli aristocratici di qua, i ricchi commercianti di là, i plebei di sopra, le cortigiane di sotto. In alternativa, il calcio diventava il veicolo di interessi politici non esenti da venature pseudo-mafiose. Achille Lauro, presidente del Napoli e senatore del Partito Monarchico, regalava ingressi gratis, accesso privilegiato a centinaia di falsi accompagnatori di invalidi a bordo campo e in periodo di elezioni una confezione di pasta a testa. Oggi quel modello è diventato insostenibile. Non per niente il calcio è diventato terreno di conquista per fondi finanziari, capitali arabi, russi, americani, ognuno con il suo fardello di interessi alle spalle. Resistono alcuni personaggi non illimitatamente ricchi che fanno tesoro della loro competenza (Corsi, Sticchi Damiani e pochi altri). Non De Laurentiis che di fatto è una corporate, non più i Percassi che hanno venduto, non Lotito che a suo modo è politica. Ma ormai la realtà è diversa e i club con ambizioni elevate o perfino di semplice sopravvivenza in serie A di fatto si devono basare su investimenti che derivano da interessi extra-calcistici e sulla guida di manager la cui estrazione era extra-calcistica.
Il nostro criterio di valutazione dovrebbe prendere in considerazione solo il settore calcistico e il relativo progetto di sviluppo. Laicamente.
E se giudichiamo al di fuori dei pregiudizi non possiamo fare a meno di ammirare la chiarezza di idee e la consapevolezza di Suwarso. Illustra i capisaldi di un progetto concreto funzionale a un progetto più ampio, ma autonomo: calcio divertente per attrarre parte dei milioni di turisti che visitano la Disney lariana, calciatori di tecnica raffinata, marketing e merchandise globali, punti-vendita sparsi in tutto il globo, academy legata alla promozione turistica e a borse di studio per i migliori prospetti internazionali, testimonial in grado di attrarre simpatizzanti di ogni razza e cultura, restyling dello stadio (qui mente: l'alternativa è trasformare il Sinigaglia in una bomboniera o costruire un nuovo stadio in cambio della disponibilità dell'area preziosissima dello stadio attuale). Un progetto ampio e supportato da fondi milionari di 9 società cointeressate, con ambizioni esposte chiaramente. Capisco la frustrazione rispetto al supporto finanziario incerto da parte della proprietà rumena al buon progetto di Blazquez, ma è già qualcosa avere un manager capace di districarsi tra le tempeste. Non posso fare a meno di immaginare la portata di un progetto simile a quello degli indonesiani, o varato dagli stessi indonesiani, se la Liguria avesse avuto una sola squadra genovese, con il bacino d'utenza del Genoa (15 volte superiore a quello del Como) come base di partenza e l'interesse turistico di tutta la regione senza gli intralci di mille campanilismi.
Ma capisco anche l'orgoglio di affermare una capacità di resistenza rossoblu e un'identità invendibile navigando in barchetta tra mille minacciose corazzate.
In base a tutto questo non mi sento di augurare il fallimento al versante calcistico di questo progetto. Tutto sommato hanno scelto una squadra di calcio che, rispetto a tante inventate anche nei dintorni di Genova e non solo di Carpi, ha una sua tradizione, molte apparizioni in serie A fin dagli anni 50/60, e per quel che conta un'antichità superiore a quella di Inter, Napoli, Roma, Lazio, Fiorentina, Bologna e pari a quella di Milan, Torino e Atalanta. Il nulla cosmico che auspica Mashi mi pare fuori luogo.
PS. Casomai 4Mazzi ascoltasse l'intervista, mi piacerebbe leggere le sue opinioni in merito al progetto.
edoardo777
Quel che narri di storico credo sia rapportabile alla nostra situazione. Un grande club, dietro solo alle 4/5 grandi, una storia invidiabile, una potenzialità che, nonostante la concorrenza cerchiata, potrebbe comunque avere un pó di sviluppo come dimostra il balzo social media compiuto.
E invece siamo schiavi di una gestione che limiterà i danni. Senza comunicazione, e l'intervista secondo me ha valore di dichiarazione di intenti nel Como, non si va lontano. Occorre prendersi responsabilità con parole seguite da fatti. I 777 fecero parole che poi, dopo un biennio, si rivelarono vuote di potenzialità. Cosa fa Sucu? Al momento presenzia senza prospettarci nulla. Ne abbiamo già discusso ma occorre ribadirlo. Ripeterlo fino alla nausea. Fare presente che noi, a dispetto della stampa prona fin quando conviene purché sia nazionalgenovese, vigiliamo su atti e chiediamo conto perché non vogliamo perdere un secondo di più nell'avere una prospettiva con azioni concrete. Al Como, per quanto neanch'io ami questa gestione, han parlato chiaro. Da noi?
edoardo777 In base a tutto questo non mi sento di augurare il fallimento al versante calcistico di questo progetto. Tutto sommato hanno scelto una squadra di calcio che, rispetto a tante inventate anche nei dintorni di Genova e non solo di Carpi, ha una sua tradizione, molte apparizioni in serie A fin dagli anni 50/60, e per quel che conta un'antichità superiore a quella di Inter, Napoli, Roma, Lazio, Fiorentina, Bologna e pari a quella di Milan, Torino e Atalanta. Il nulla cormico che auspica Mashi mi pare fuori luogo.
Il Como è il nulla cosmico del calcio, come è il nulla cosmico lo Spezia, il Chievo, il Sassuolo.
Nella classifica perpetua della A ha meno punti dell'Alessandria, del Padova, della Triestina, del Novara.
E negli ultimi 25 anni tutte queste squadre la serie A non l'han mai vista.
Per me che una città di 85 mila abitanti, meno della Val Bisagno, faccia serie A e discorsi come noi i calciatori non abbiamo necessità di venderli o offerte per Theo Hernandez, 40 milioni al Milan e immagino 4-5 netti al calciatore, è inconcepibile.
Come è inconcepibile che Fabregas venga a fare il figo: ha speso più di quasi tutte le squadre di A per salvarsi e gioca in uno stadio che è grosso poco più che la Nord.
Almeno abbi la dignità di tacere, visto che te la giochi con squadre che i soldi spesi per Diao li han investiti nell'intera campagna acquisti.
Il progetto sarà anche bellissimo ma è una baracconata, non per caso a Disneyland non ci ho mai messo piede, che trovo poco meritocratica.
Sticchi Damiani è antipatico, il metodo con cui Corvino mantiene la Primavera ad alti livelli più che discutibile però è innegabile che facciano con zero risorse un miracolo sportivo.
Nemmeno da parlare poi di Corsi: 0 euro, settore giovanile, calcio piacevole e poche chiacchiere.
Nel caso dell'Empoli anche un calcio spesso piacevole e offensivo.
Francamente l'idea che mi toccherà vedere il Como che nei prossimi anni magari va a giocarsi le Coppe mentre noi non vinciamo un cazzo perché loro han il Lago di Como e gli Hartono mentre a noi tocca Mr Asta del Mobile mi fa solo che girare i coglioni
A maggior ragione se penso che ai 2 vecchi manco gliene fotte qualcosa del calcio, almeno Squinzi allo stadio ci andava.
Blazquez ha spiegato il suo progetto per sommi capi. Sembra di capire che sia ancora valido. Di più non poteva dire nella situazione drammatica che si è creata con il collasso dei 777. Ora Sucu potrebbe uscire allo scoperto, ma è anche vero che più delle parole contano i fatti.
Un punto centrale dell'intervista di Suwarso a mio modo di vedere è quello in cui dice che i proprietari non sanno niente di calcio ma vogliono essere costantemente informati ed eruditi. Manifesta un'attenzione costante e una sintonia da parte dei referenti principali, che si accreditano con un nome e cognome e ci mettono la faccia. Sucu credo sia animato da buone intenzioni, ma lo sfondo, tra tribunali e altro, non è abbastanza chiaro.
Altro punto. Mondellini, il giornalista, fa domande. Non eccessivamente scomode, ma pertinenti con un desiderio di chiarezza sulla visione complessiva. Da noi i giornalisti fanno domande? Nell'unica intervista a Sucu le domande erano quelle formali che si fanno a uno che hai conosciuto in treno.
edoardo777 Da noi i giornalisti fanno domande? Nell'unica intervista a Sucu le domande erano quelle formali che si fanno a uno che hai conosciuto in treno.
Sucu non ha rilasciato interviste, solo un breve video di saluti e presentazione registrato col marketing del Genoa.
mashiro Francamente l'idea che mi toccherà vedere il Como che nei prossimi anni magari va a giocarsi le Coppe mentre noi non vinciamo un cazzo perché loro han il Lago di Como e gli Hartono mentre a noi tocca Mr Asta del Mobile mi fa solo che girare i coglioni
Capisco la tua frustrazione.
Ma i coglioni girano anche quando leggi i bilanci dell'Inter, del Milan e della Juve o i maneggi di Napoli, Roma e Lazio. Anch'io ammiro Corsi e Sticchi Damiani e tutti quelli che provano a fare calcio con risorse limitate, ma la deriva è quella. E se piovono miliardi dal cielo, primo spero che non cadano a Genova perché 90 su 100 cadrebbero dall'altra parte per le note ragioni di culo, secondo preferisco che cadano a Como piuttosto che in almeno metà delle piccole società di B e di A.
edoardo777 io per paradosso preferirei capitassero al Doria, anche se nella loro storia son già capitati e insomma toccherebbe anche un pò a noi la botta di culo
mashiro io per paradosso preferirei capitassero al Doria,
Sei fortunato che non sono io l'amministratore!
Bortolazzi penso si sia capito il concetto.
edoardo777 PS. Casomai 4Mazzi ascoltasse l'intervista, mi piacerebbe leggere le sue opinioni in merito al progetto.
Ciao grande Edo. Ho ascoltato l’intervista con grande attenzione e, devo dirti, sono piuttosto perplesso questo modello possa comportare redditività significativa come auspicato.
Nel Corporate Branding è il brand che identifica un'Impresa, un gruppo di imprese e, al contempo, l'insieme dei servizi che essa mettono a disposizione: un'azienda con più marchi (prodotti) al suo interno.
Se ricordate i 777 all’inizio avevano intenzione di investire su più fronti.
Il calcio è un veicolo validissimo per valorizzare il “brand” del Lago di Como ma quando sento che le nove aziende collegate e destinate a consolidare sono l’accademia calcistica, una birra artigianale e non so che altro (non mi sembra lo abbia detto ma suppongo pianifichino di acquistare strutture turistiche) non credo sia semplice generare numeri tali da bilanciare le perdite generate da una società con un bacino di utenza risicato che, per affermarsi, deve investire cifre impressionanti in perdita.
L’azienda Como Calcio è considerata secondaria rispetto al resto, deduco pianifichino un quinquennio sopra le righe per atterrare in una dimensione simile al Sassuolo per ricavarne un ritorno attraverso la creazione dell’ecosistema “multibrand”.
Infatti cita i Percassi e De Laurentis che sono tra i pochi a cavare guadagni dal calcio ma con fondamentali ben diversi dal Como. In un caso il settore giovanile, nell’altro un bacino venti volte superiore. Vedremo… d’altronde loro sono ricchi sfondati e io una belina, curioso degli investimenti extra calcio e dello sviluppo della società.
Alla fine della fiera mi è sembrato tornare sul classico: fan base estera, stadio e calciomercato… tra quattro anni, ammesso che abbia opportunamente valutato il potere immenso dei calciatori e dei loro agenti. Se a Nico Paz propongono 5 volte l’ingaggio attuale, li voglio vedere a tenerlo oppure ad adeguare gli ingaggi di tutta la squadra senza la Champions. Uccelli per diabetici.
Sì, l'idea è quella di finanziare le perdite della squadra di calcio con gli utili delle altre attività. Sembra utopico, ma da quando ho visto piste di sci nel deserto sono piuttosto prudente nel giudicare velleitari progetti apparentemente strampalati. Concordo però nel ritenere che, in questa fase, il progetto sia in grande parte una scommessa.
Lasciamo perdere la birra e i negozi. L'obiettivo evidente è portare l'afflusso turistico da 4,5 milioni, se ricordo bene, a 10 milioni di presenze e nel contempo fare incetta (hanno già cominciato a farlo) del maggior numero di attività connesse, di proprietà o in compartecipazione. Parliamo di alberghi e di tutte le proprietà immobiliari acquisibili sul territorio, a cominciare dalla villa di Clooney, che useranno da richiamo e non rivenderanno fino a operazione conclusa. Non so valutare il volume del possibile guadagno, ma coi capitali disponibili possono riformare ogni buco invivibile e rivenderlo a n volte il costo. Senza considerare le strutture, ricettive ma soprattutto di intrattenimento, su un territorio ricco di bellezze storiche e naturali non del tutto sfruttato. Ad opinione di molti l'affare principale ruota intorno allo stadio. Dicono di volere trasformare il Sinigaglia in una bomboniera attiva per 365 giorni all'anno, ma mentono. Sanno benissimo che il perimetro dello stadio attuale, in zona lago, non può essere ampliato nemmeno di un metro. Quindi la loro speranza è costruire uno stadio nuovo utilizzando l'area dello stadio attuale per un'attrazione architettonica turistica di impatto mondiale, sulla falsariga dei richiami di Dubai.
Il battage internazionale sulla squadra di calcio avrà una sua ragione, ma solo inizialmente. Mi dice un mio amico che affitta appartamenti agli studenti universitari che già due gruppi, uno irlandese, l'altro svedese, non appena arrivati hanno chiesto di potere andare allo stadio a veder giocare il Como, evidentemente contagiati da campagne mediali, neanche si trattasse del Real Madrid.
Quel che è certo è che, se il progetto avrà successo, la squadra di calcio non servirà più e verrà molto ridimensionata. Se non avrà successo, peggio ancora. Tempo 10 anni e vedremo (anzi, quasi certamente vedrete, in mia fatale assenza) come finirà.
Peccato che il businnes dei mobili graverà su Cantù. Il povero Sucu avrebbe potuto ricavarci qualche spicciolo.
edoardo777 L'obiettivo evidente è portare l'afflusso turistico da 4,5 milioni, se ricordo bene, a 10 milioni
Io non bazzico spesso a Como, anzi mai, ci sono stato quest’estate a fine luglio perché mia figlia americanizzata voleva andare a vedere il “Lake Camowww”, come dice lei. Per me 10 milioni di persone c’erano già a luglio . Impossibile parcheggiare, trovare posto da mangiare (era un lunedì o martedì), strapieno ovunque. Ho affittato un motoscafo e ho dovuto aspettare 2-3 ore. Io onestamente credo che con il doppio della gente la città ed il lago perdano il fascino che hanno. Oggi il Lake Camowww è figo perché piace alla gente che piace, correggimi se sbaglio.
Da anni stanno cercando di fare la stessa cosa a Cape Cod, in Massachusetts (hai presente il telefilm della Signora in Giallo?) ma l’amministrazione locale si oppone con tutte le forze, con l’obiettivo di mantenerlo un posto esclusivo ed incantevole. Stessa cosa per l’isola di Nantucket, nelle vicinanze.
AleR Oggi il Lake Camowww è figo perché piace alla gente che piace, correggimi se sbaglio.
Non sbagli. È la logica conseguenza del battage (casualmente?) iniziato a Hollywood una ventina di anni fa.
Il sovraffollamento del centro è una fase necessaria ma non decisiva. Succede dovunque il trend è in crescita. Ma non è quello del mordi e fuggi in città il turismo che fa businnes. Il territorio è quello lacustre, non quello cittadino. E il territorio lacustre è effettivamente pittoresco, con le prestigiose dimore settecentesche e villaggi da cartolina lungo le coste, ma anche vertiginosi panorami montani a picco sul lago, turisticamente e residenzialmente non sfruttati da quello che un mio interlocutore locale ieri definiva "capitalismo straccione", vale a (suo) dire quel tipo di investimenti che impiegavano anni di trattative burocratiche per costruire due villette senza la forza economica per rivalutare un intero territorio. Sempre a suo dire questi qui hanno la forza di perseguire progetti sostenibili dotando di infrastrutture scorci montani inediti e utilizzando il lago come autostrada primaria per le comunicazioni. Dice che delegheranno lo sfruttamento del turismo di piccolo cabotaggio agli imprenditori locali per concentrarsi sulle grandi imprese. Lui è del mestiere, io non so. Pare che la prima trance siano 4 residenze a 5 stelle per pensionati benestanti, due delle quali vicino alla linea di confine montana con la Svizzera (dove i pensionati ricevono da 5000 euro in su), con cliniche interne e strutture sportive a go go. E tutto intorno, a pioggia nel tempo, servizi, unità abitative e commerciali, insomma nuovi nuclei vitali. Ripeto, a me sembra uno scenario mutuato dalla retorica di conquista del "selvaggio west", ci mancano le pistole, ma intanto il fermento contagia i nativi, che mandano i figli allo sbaraglio con piccoli investimenti che fanno massa. Ci manca una pista di atterraggio per astronavi, poi il servizio è completo. Faranno un gemellaggio con l'esclusiva riviera di Gaza promessa da Trump. Ma chi se ne frega?
L’Empoli elimina la Giuve ai rigori… incredibile
Genoasi e avrebbe meritato di vincerla già nei 90'