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Caro mio Alfredo (Virgilio ) stanotte facciamo due passi indietro… con l’intenzione di farne qualcuno avanti nelle prossime notti insonni.
Francesco Guccini, tra una boccia di Lambrusco, una bestemmia e una carezza, sentenziava:
“Ai bordi delle strade, dio è morto
Nelle auto prese a rate, dio è morto
Nei miti dell'estate, dio è morto”
Quando Nietzsche dichiarava la morte di Dio, ben prima del buon Francesco, intendeva dire che gli angeli e i demoni, per secoli entità reali si erano trasformati in forze interiori contenute nella nostra psiche: i sentimenti dell’individuo sono l’unità di misura in luogo del dogma religioso. Purtroppo sostituito da un altro…
“per secoli l’umanesimo - da metà 700 - ci ha ripetuto che, (in quanto uomini ndr) siamo la suprema fonte del senso e che la nostra libera volontà è la più alta tra tutte le autorità. Invece di aspettare che una qualche entità eterna ci dica cosa pensare, possiamo fare affidamento sui nostri sentimenti e desideri”
“ascolta te stesso, sii sincero con te stesso, segui il tuo cuore, fa ciò che ti fa stare bene”
Persino Papi, rabbini (resiste solo qualche Imam “terrorista”) non scomunicano i partecipanti al Gay Pride per volontà di Dio ma perché, tali manifestazioni, “feriscono i nostri sentimenti”.
È la dittatura dell’umanesimo caro amico mio, il divino è laterale persino per il Vaticano… l’uomo è al centro.
Anche quando valutiamo un’opera d’arte non facciamo più riferimento a parametri oggettivi: “se ti senti bene fallo” oppure “la bellezza è nell’occhio di chi l’osserva”… da qui la corsa a far penzolare cessi a mezz’aria o un galuscio in mezzo a un pavimento a quadretti: bello!!! Se non ti piace sei un buzzurro, insensibile e vetusto: fascista!
La dittatura dell’umanesimo non si limita all’estetica: in economia diventa “la volontà del consumatore”. Comprare carne di pollo fuori dalle possibilità fisiche di produzione, crea geneticamente bestie incapaci di camminare da quanto sono obese… questo vogliamo e questo ci danno.
“L’umanesimo quindi concepisce la vita come un processo graduale di cambiamento interiore che, attraverso l’esperienza, conduce da una condizione di ignoranza a uno stato illuminato.”
Grazie a una moltitudine di esperienze intellettuali, emotive e fisiche sviluppiamo la “conoscenza”. Perché stupirsi allora di milioni di pecoroni che assistono alle “esperienze” dei monocefali ammaestrati da Maria De Filippi tra corna, balletti e bassezze di varia natura? E come criticare i protagonisti?
Contano i loro sentimenti… chi siamo noi per giudicarli quali emeriti imbecilli? D’altronde si realizzano, poveri sfigati noi a perdere la vista sui libri e al lavoro… quelli senza fare un cazzo fanno (vorrebbero fare ndr) il grano.
L’umanesimo, unito alle dottrine economiche, ha preso strade diverse (ne discuteremo) tra liberalismo sfrenato e socialismo. Ma entrambe hanno il medesimo mantra: la crescita economica alimentata dalla ricerca scientifica consente all’uomo di soddisfare le sue esigenze primarie per dedicarsi al sentire. Dove sta l’inghippo mio Virgilio?
Sono curioso di sapere la tua opinione