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Grande Mario , condivido al limone sia l’ apprezzamento per il lavoro svolto sia la necessità di prendere con le pinze alcune dichiarazioni dell’AD.
A breve il paziente pubblicherà le analisi del sangue e potremo constatarne lo stato di salute generale che, nonostante quanto pensi il mitico Paolo e la grande maggioranza dei genoani, è più importante rispetto alla brutta influenza a cui stiamo assistendo in campo.
Se le analisi saranno buone prima o dopo tornerà a correre e lottare dandoci soddisfazione.
La storia di questi mesi non è ancora scritta e trovo imprudente prendere posizione, ad esempio, sulla presunta diatriba in corso tra Blasquez e Zangrillo. Dal mio punto di vista, per esperienza di vita e deformazione professionale, tendo a parteggiare per il primo in quanto non può sfuggirmi la differenza tra chi opera in prima persone e sostiene la piena responsabilità di queste azioni e chi, invece, ha la funzione di rappresentare e divulgare quanto realizzato per garantirne la credibilità all’esterno. Soprattutto verso i tifosi in un impresa così particolare e unica come il calcio, a maggior ragione al Genoa.
La funzione di Zangrillo è (sarebbe) fondamentale oggi come lo fu il giorno della retrocessione.
Pur capendo la difficoltà e le incertezze, mi preoccupa moltissimo che in un incontro come quello di giovedì l’AD abbia dovuto assumere, solo, questa responsabilità e non sia stato accompagnato da chi ha il ruolo di garantire la credibilità del suo operato verso la piazza.
Può darsi Zangrillo pensi che questa credibilità sia persa e Blasquez racconti un sacco di fregnacce. Dal mio punto di vista lo sta urlando col suo silenzio ma, caro Professore, non mi bastano le veline dei pizzicagnoli della stampa locale che si comprano con quattro indiscrezioni di mercato e un paio di aperitivi in Galleria Mazzini.
Se lo pensa ha il dovere, come Presidente del Genoa, per ruolo assunto e aspettativa dei tifosi genoani, di sostenerlo pubblicamente adesso. Quest’aspettativa non era la mia, diffidavo di lei per storia e frequentazioni, ma stavo cambiando idea fino a qualche tempo fa.
Oggi i dubbi sono tornati e attendo di capire se mi sto sbagliando ancora sul suo conto o meno: se non avesse grandi cose da dire, la sua assenza all’incontro dell’altra sera la troverei vergognosa.