Giornata 26, Inter 1-Genoa 0
Bortolazzi io penso che la questione sia ancora prima di mettere in discussione Vieira.
Gasperini è chiaro che va via da Bergamo.
Ci sono 2 cose che possono succedere:
1) Vince lo scudetto;
2) Non vince;
Se vince la strada più logica porta all'estero: o Arabia coperto di grano o Premier. La meno logica porta al Genoa, ammesso ci siano margini umani con Blazquez, cosa che io non credo.
Se non vince il Genoa non è nemmeno in ipotesi: perché come ovvio che sia esce dall'Atalanta per andare in una piazza in cui pensa di poterci provare nel giro di 3-4 anni.
Il che porta al fatto che in questo momento Gasperini, salvo che non sia impazzito, non valuta nemmeno l'ipotesi di fare il viaggio di ritorno da Bergamo verso Genova.
Cosa che poteva essere 2-3 anni fa quando in apertura di ciclo 777, c'erano problemi a Bergamo, la banale differenza è che ora Gasperini si è messo in testa di provare a vincere lo scudetto.
Estero lo vedo solo in Arabia, al caldo, con i soldi, senza pressione.
Altre piste sono escluse per uno degli allenatori più tetragoni ai nuovi metodi e alle nuove esperienze.
In Italia, avendo buona stampa, potrebbe rappresentare la soluzione ideale per una grande delusa bisognosa di accreditarsi presso la tifoseria.
edoardo777
Io invece penso che l’Arabia sia l’ultima delle opzioni per Gasperini.
È un egocentrico che allena benissimo (qui lo detestate in molti, ma vale la pena ricordare i suoi molti pregi a livello tecnico) e porta risultati eccellenti dove gli danno carta bianca, ma dopo aver vinto l’Europa League e aver portato prima il Genoa e poi l’Atalanta nel novero delle cosiddette grandi in Italia, non ce lo vedo proprio a fare il pensionato di lusso tra le dune a insegnar calcio ai dromedari.
O va in una piazza che possa assecondarlo (Fiorentina? Bologna? Roma?) oppure non penso abbia particolari problemi ad accasarsi in piazze in cerca di rilancio tipo Valencia, Siviglia, Tottenham, Everton o Chelsea.
Per me lui è tipo da sfide e cerca anche una certa qualità di vita che alla sua età penso sia anche giusto lo possano portare a giocarsi il jolly big europea o step ulteriore in Italia.
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Jena qui lo detestate in molti
Ciao mitica Jena, non voglio tediarti sulla storia mistificata della sua dipartita dal Genoa su cui ancora oggi leggiamo falsità assolute (di cui il soggetto è quantomeno correo).
Proviamo per un attimo a riflettere sulla situazione di oggi, addì 25 febbraio 2025: il signore ha contribuito in maniera sostanziale nel portare la Talanta a concorrere allo scudetto. Cosa mai successa nella loro storia e che probabilmente mai più succederà dato il concatenarsi di eventi eccezionali, oltre la bravura dei singoli.
L’Inter rischia di dover disputare il doppio (dalle 20 alle 24 partite) rispetto ai bergamaschi e il Napoli è in crisi, a sua volta gestito da un megalomane pazzo scatenato.
E questo cosa fa? insulta uno dei giocatori più decisivi, cui dovrebbe pure qualcosa o sbaglio?, e accusando la società di aver venduto Koopmeiners per cui ha percepito regolare percentuale sulla plusvalenza. Facendo filtrare che avrebbe volentieri rinunciato se lo avessero trattenuto, come se la volontà del calciatore non contasse nella vicenda.
Il tutto dopo aver cacciato nel cesso due punti contro il Cagliari che potrebbero rilevarsi determinanti alla fine dei conti.
Cose viste con Di Vaio, Palacio e decine di altri alle nostre latitudini e dopo ancora col Papu e altri in Lombardia.
Io non dico che sia scarso, ci mancherebbe… da qui a umiliarsi per l’attesa del messia come vedo prostrasi genoani da operetta, anche no.
Con imperitura stima
Jena Io invece penso che l’Arabia sia l’ultima delle opzioni per Gasperini.
L'Arabia come posto interessante dove andare l'ha segnalata lui a suo tempo.
Per me forse più facile di altri club in top campionati europei: non so quanto mastichi l'inglese l'uomo.
Neanche a parlare di spagnolo o francese. Senza contare il fatto che sarebbe alla prima esperienza estera alla soglia dei 70, difficile che trovi in un club serio.
Più facile che si muova per i dollari e quindi arabia.
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A Roma lo vedo alla grande… sparerà come una miccetta in un posto dove Capello ai massimi non parlava alle radio e buttava fuori la gente dal campo il giorno dello scudetto
É abituato a genova o bergamo dove i giornalisti hanno due opzioni: idolatrarlo oppure entrare in automatico nella lista dei proscritti dove l’inserimento è previsto in pubblico a futura memoria come avvertimento per tutti gli altri…
Se dobbiamo parlare di Gasperini facciamolo. Concordo con @Jena sulla qualità dell'allenatore. È un piemontese falso e cortese. Però alcune cose non credo gli siano imputabili. Il carattere è quello che è. O lo prendi, e ormai sai cosa ti aspetti, oppure ciao. Quando andò via ero già in modalità stand by col Genoa per le nefandezze del presidente e per il sostegno che riceveva. Non mi indignai al Genoa-Siena, quella delle magliette, perché fossi stato in gradinata avrei chiesto quello e in più avrei inveito sul presidente.
Sicuramente ha i suoi difetti però ad estetica si fatica a trovare di meglio.
Io non lo vorrei ma mi piacerebbe avere un gioco decente per non passare gli anni a fare 3 tiri in porta di media.
4Mazzi
Minchia, tre mesi così no!
Io considerei anche il ritorno di Garbutt. Il futuro ci sorride!
Gasperini per il dopo Spalletti?
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Ok ragazzi, dico soprattutto a Maurizio… non sono mica io a far dibattere i veri genoani in TV o mettere i sondaggi sul Seculo…
fosse per me si tratterebbe di un ricordo del passato… si fotta lui e la Talanta o la belin di squadra che andrà ad allenare. Fosse mai il Genoa smoccolerei in amplissima minoranza…
Bortolazzi preferirei parlare per altri tre mesi del caso Balotelli piuttosto di sentire messe e rosari per il ritorno del vate.
Ciao a tutti. Su Gasperini non la penso come alcuni di voi (forse la maggioranza). È un allenatore ancora ai vertici, ha acquisito maturità tecnica rispetto a quando era con noi e se dovesse ritornare sarebbe un segnale positivo per il Genoa (da un punto di vista mediatico e anche economico). Sicuramente ci farebbe vedere bel calcio, è una sua caratteristica.
Detto questo, per il futuro sul lungo periodo del Genoa mi piacerebbe di più che il progetto Vieira si rivelasse vincente e che Patrizio si dimostrasse capace di proporre, a salvezza acquisita, un gioco meno vincolato all'obiettivo sopravvivenza. A me la continuità tecnica, sul modello inglese, piace tanto, così come mi piace l'impatto umano che Vieira ha avuto sull'ambiente. Spero che si continui con lui, con una progettualità di squadra e unità di intenti tra le varie componenti societarie. Non mi accodo, dunque, ai "Gasp subito", anche se faccio fatica a riconoscermi nel "non lo posso vedere". Con stima per chi non la pensa così, ma per onestà mi sentivo di dirvelo
mashiro Per me forse più facile di altri club in top campionati europei: non so quanto mastichi l'inglese l'uomo.
Anche basta con questa leggenda metropolitana, se non va in premier è ben per i suoi limiti. Ad arrivare quarti con il Genoa e L’Atalanta sei un fenomeno , ad arrivarci quarto con Inter e Juve è un fallimento.
Con i grandi giocatori devi essere come Mou oAncelotti , se invece vuoi far correre Mbappe come Sculli la fine è la stessa
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Capisco e ci mancherebbe altro chiunque debba riconoscersi in qualcosa che liberamente non condivide. Su Gasperini ho la mia opinione corroborata da fatti, circostanze e sensibilità personali e (anche) collettive di cui mi sono sempre fidato.
Anche tentando di estraniarmi per un attimo da quanto sopra, mi sembra incontestabile una narrazione potentissima che ha avvelenato il nostro ambiente, tutta favorevolissima al succitato, secondo la quale:
- fu costretto a lasciare il Genoa per colpa dei tifosi
- il suo abbandono segnò il distacco della maggioranza dei tifosi da Preziosi, aprendo di fatto gli occhi ai genoani
Entrambe le assunzioni sono materialmente false come dimostrato dai fatti, ed entrambe hanno avvelenato il nostro ambiente generando danni irreparabili di cui subiamo le conseguenze ancora oggi.
Quando mi espongo in maniera avversa i risultati ottenuti in passato (seppure opinabili se pesati in rapporto alla consistenza tecnica delle squadre gestite confrontate con le precedenti e successive), oppure quelli potenziali in futuro centrano nulla.
Lo faccio perché il male generato da quella vicenda, la sfrontatezza con la quale i reali protagonisti hanno “usato” il Genoa e il suo popolo per poi rinnegarlo, accusandolo in pubblico ma soprattutto in privato di costituirne la “rovina”, rappresentano una delle ferite più profonde inferte al nostro mondo.
Vedere, leggere, ascoltare chi si prostra di fronte al vate - cosa molto diversa da chi in buona fede ne intravede le potenzialità dal punto di vista squisitamente tecnico - riapre questa ferita che sanguina ancora e lo farà fino a quando usciremo dall’inganno di percepirlo come il modo (narrato come praticamente unico) di ottenere successi.
Il fatto di essere tenuti come ruota di scorta per il buon ritiro in Arenzano mi umilia come genoano. Ho visto gente applaudirlo mentre “chi non salta è un genoano” saltellato dall’agognato allenatore dopo aver vinto 5-0 contro dei morti in casacca rossoblu. Non lo dimentico.
Con stima e rispetto per SalvatoreDivelto
Ma il problema non è cosa farà lui, chi lo chiamerà, dove andrà, quanto costa e tutto il resto che lo riguarda.
Me ne frega meno di nulla.
Il problema mio è il Genoa da una parte ed un certo mondo che lo circonda dall’altra.
Spero nel prossimo periodo emerga chiaramente una società sia con un pó di palanche (gli investimenti di cui ai giorni scorsi), ma soprattutto con una organizzazione ottimale, distinta da quel che abbiamo vissuto.
Se questo è un fine, pensate che un tecnico del genere sia giusto?
Marco ricorda i suoi meriti ed i suoi risultati.
Verissimo, eliminando tutto il resto ( e turandosi il naso) è un ottimo insegnante di tattica calcistica, votato al gioco offensivo, con dei dogmi precisi ed un’impronta riconoscibile e forte alle sue squadre.
Poi un conto è se ha in squadra Motta e Milito oppure se ha Zapater, Floccari ed Acquafresca.
Diverso il gioco, diversi i risultati, come per chiunque.
Io credo che un allenatore sia anche un tattico, se ne è capace, ma deve, sinteticamente, avere ben altri e diversi ruoli fondamentali, nei confronti della squadra
( gestore di persone e del gruppo, con tutti gli equilibri annessi e connessi),e nei confronti della Società ( collaborazione, rispetto dei ruoli e gestione sportiva migliore possibile delle risorse disponibili).
Chi esegue meglio tutti questi compiti ha un valore maggiore come allenatore e spesso ottiene risultati ovunque vada.
Per cui, tornando al soggetto, è invece fortemente inadatto ad un lavoro di equipe, dove l’ego personale non deborda, viene messo a servizio di un progetto, e, al contrario,rischia fortemente, al di là dei risultati sul campo, di essere divisivo e spezzare l’ambiente, come accaduto più volte.
Infine, come ultimo argomento, una proprietà e dirigenza seria, che ha comunque un presente con un allenatore completo, maturo e con un periodo consono di buoni risultati, non si fa nè spingere nè tantomeno imporre dalla piazza un nome diverso.
Mi auguro di fare i punti che servono nelle prossime partite e che, di conseguenza, si conosca presto la continuitá con Viera anche per il prossimo campionato e finisca il teatrino triste e di basso livello che è ricominciato i giorni scorsi.
Questo mi attendo e nulla di diverso.
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GigiMi . Ad arrivare quarti con il Genoa e L’Atalanta
Arrivò quinto, pareggiando una partita che vinceva 3-0 in casa a trentadue minuti dal termine contro una Fiorentina inferiore a quel Genoa, allenata da Prandelli.
Genoa (3-4-3): Rubinho 5, Ferrari 6, Biava 4.5, Bocchetti 6, Rossi 6.5(77’ Vanden Borre sv), Juric 5.5, Motta 7.5, Criscito 6.5, Mesto 7 (68’ Papastatopolus 6), Milito 7.5, Palladino 6.5 (46’ Milanetto 6). A disposizione: Scarpi, Modesto, Jankovic, Oliveira. All. Gasperini 6.5
Fiorentina (4-3-1-2) Frey 6, Comotto 5.5 (77’ Bonazzoli 5.5), Dainelli 5, Gamberini 5, Vargas 6, Kuzmanovic 5 (53’ Semioli 6.5), Donadel 5.5, Montolivo 6, Jovetic 6.5, Gilardino 6.5, Mutu 8.5. A disposizione: Storari, Zauri, Kroldrup, Pasqual, Gobbi. All. Prandelli 6.5