Nella vita reale il nazionalismo è quanto di più distante dal mio modo di pensare. In ambito sportivo, forse in maniera incoerente, subisco molto il fascino della maglia azzurra e faccio un grande tifo per tutti quelli che la indossano (singoli o squadre che siano). Uno dei periodi più belli per me sono i 15/20 giorni delle Olimpiadi: quelle a cui ho assistito dal vivo ad Atene nel 2004 sono un ricordo fantastico che mi porterò dietro finché campo. Il Genoa è una cosa diversa e mi trovo al 100% in quanto descritto da @mashiro. Neanche io supererò mai questa fase (o magari la supererò quando vinceremo lo scudetto come l’Arsenal per Nick Hornby).

Ianna Chapeau !! io infatti tipo Svizzera 😁, ovvero tutti tranne loro !
esiste una sola e unica squadra : Forza GENOA !!!!
Aggiungo che una buona parte di tifosi azzurri sono come gli autisti della domenica : non sanno nemmeno che forma abbia un pallone 😁, mio cognato ad esempio (juventino all'acqua di rose) mi ha chiesto se il Genoa quest'anno si fosse salvato...

  • Ianna ha risposto a questo messaggio

    timo74
    Meno male che c'è qualcuno che mi segue ancora 😅
    Il decalogo del Genoano Ztl è pronto.
    È questione di poche ore,😅
    Più tardi devo una risposta all' americano 😂
    Tranquilli prima delle 18 che vi vedo già belli pronti carichi con birra e trombetta.
    Un solo dubbio:.
    Il tricolore lo esponete sul balcone prima o dopo?😋
    IannA

      Ianna Il tricolore lo esponete sul balcone prima o dopo?😋

      Sul mio balcone c’è spazio da mesi per una sola bandiera: quella palestinese 😊

        4Mazzi Il confine tra chi “beve dal piron” e la dietrologia é molto sottile.

        Caro Massimo, le tue risposte sono sempre interessanti e portano a ragionare sull'argomento trattato. La mia perplessità in merito al mondiale 2006 però, era più legata alla voglia di rivalsa dell'ambiente che a presunti favori ottenuti, ma avrei dovuto spiegarlo in maniera completa, perché fosse comprensibile. È successo di rado che la nazionale italiana si compattasse, lasciando da parte le consuete polemiche derivate dalle lotte interne. Come scrive giustamente @Bortolazzi il paragone con quanto accaduto prima del mondiale 1982 è calzante in tal senso. Anche in quella occasione fu vittoria finale, sia pure dopo un girone eliminatorio demoralizzante, ma da cenerentola nel gironcino con Argentina e Brasile quella nazionale seppe trasformarsi in principessa. Credo che la vittoria del 1982 sia stata per tutti coloro che l'hanno vissuta un vero e proprio trionfo. Quella del 2006 è stata meno spettacolare.

        Felice fine settimana! 👋

        • 4Mazzi ha risposto a questo messaggio
        • 4Mazzi ha messo mi piace.

          Greif1957

          Non avevo capito Greif… pardon.
          Il 2006 lo porto nel cuore per averlo vissuto con mio padre morente mentre mia moglie stava per partorire la nostra prima figlia (nata poi ai primi di Ottobre).
          Per fortuna arrivò a vederla ma stava malissimo già a inizio estate, la vista lo stava abbandonando e seguiva soprattutto la telecronaca. Nonostante abbia sempre sostenuto la nazionale, in quel mondiale tenevo particolarmente a quella che sarebbe stata l’ultima soddisfazione calcistica della sua vita.
          Sono naturalmente d’accordo sul non poter paragonare quel mondiale all’82, però la vittoria di Dortmund ha poco da invidiare ad altre semifinali e, per condizioni climatiche e difficoltà a battere i tedeschi nella loro tana, mi sembra assolutamente superiore alla semifinale dei ragazzi di Bearzot contro la Polonia ben più abbordabile.
          I gol di Grosso su passaggio spaziale di Pirlo e il raddoppio di Del Piero nel contropiede finale (in cui Gila fu determinante assist man) mi fecero letteralmente esplodere di gioia…

          Tifare la nazionale, per me, significa anche ricordare mio padre (non genoano) e mantenere la tradizione con i miei figli. Partita nel ‘78 di cui ho ricordi fanciulleschi (avevo 7 anni) ma precisi e mai terminata nonostante le cocenti delusioni dell’ultimo decennio al netto del dispetto in terra d’Albione per cui godo ancora oggi.

          Dice bene Edo in altro thread, si sentono tutti superiori all’Italia indipendentemente dal calcio e non sopportano di essere purgati: quando riesce sono felice… non partecipo ai caroselli, non oso paragonare al Genoa ma il tifo all’Italia lo faccio e “nu ghe mollu”.

          Ianna noi siamo quelli del ... speriamo che saltino le " ginocchia e i legamenti" dei Perotti & C. 😁

          Se avessi scritto un qualsiasi altro giocatore ti avrei detto che non si fa😅
          Nun ti scurdà a'bandiera n'coppa o'balcone che tra un paio di anni arrivano pure le milizie a'controllà😂
          Ianna

          Voglio solo ricordare a qualcuno che nel 2012 per gli europei la Federazione ha escluso Criscito (con carabinieri e perquisizoni) e Bonucci fisso titolare.
          Ma perchè dovrei tifare per la nazionale oggi?
          Hasta siempre!

          MAU69
          Voglio precisare opinione e fede su genoanita' e Italia.
          Come volevasi dimostrare, Spalletti alias Ventura (ovvero il peggior non calcio proponibile nel 2024) ha svelato cosa mi rende poco nazionalista. Un paese che ha campato sul calcio ha abbandonato ogni aggiornamento al tempo che cambia. E il movimento italiano del calcio è paragonabile a quello greco. Allenatori che sono rimasti a possesso palla e verticalizzazioni, contropiede o giochismo che non funziona per il semplice motivo che siamo in un pastone che non mangerebbe nemmeno un cane.
          La tecnica (come diceva Jena) è abbandonata, la tattica predomina senza consentire una cultura del gioco a partire dai settori giovanili sovente abbandonati.
          Non parlo di politica ma come ben sapete lungi da me sposare ogni nazionalismo come concetto interiore che si trasferisce nel sociale. Addirittura non ho mai amato i dialetti per poi adorare Deandré che però l'uso' non per sfoggio o dominio quanto per portare alla luce del sole storie locali che si sarebbero potute verificare ovunque. L'unicità di Deandré mi porta all'unicita' del Genoa. Mio padre, emigrante marchigiano, a 15 anni da solo si trovò a Marassi a vedere giocare il Grifone. Ne rimase innamorato. Non sa dirmi ancora il perché. Perché non esiste un motivo. Il Genoa è come una sorgente d'acqua. Non tutti possono attingere a quella fonte. Ma l'acqua del Genoa disseta, ristora, energizza. E non solo.
          Forza Vecchio Cuore Rossoblu.
          Quindi no all'Italia, soprattutto a questa Italia. E non c'entra l'onore. Quello lo lascio ai fascisti.

          Adesso se è coerente la federazione, per dare continuità al progetto , dovrebbe assumere un altro tecnico ex Doriano , suggerisco il maestro Giampaolo, finché il maestro Pirlo non termina la cavalcata 😁

            GigiMi se mandano via Spalletti l'uomo giusto è corto muso.

            • MAU69 ha risposto a questo messaggio
            • Genoasi ha messo mi piace.

              MAU69
              Tutti doriani.
              io davvero mi auguro che nessun genoano, mai più possa davvero simpatizzare per una Nazionale, guidata solo da doriani.
              Impensabile solo guardarla.
              Per me.
              Ianna

                Ianna o davvero mi auguro che nessun genoano, mai più possa davvero simpatizzare per una Nazionale, guidata solo da doriani.

                Per vestirti di azzurro aspetti quindi che come CT venga scelto Gilardino? 😇

                  edoardo777
                  Caro edo questa tua affermazione mi ha fatto andare indietro con la memoria.
                  Aspè😂
                  Cmq per Gila ho una discreta stima da uomo se dimentico che è piemontese☺
                  Come coach credo che quest'anno in determinate situazioni , vedremmo davvero di che pasta è fatto e se si conferma.
                  Importante per lui è che ci sia Caridi e che ricordi sempre ad Andreas "di non correre troppo"😄
                  Ianna

                  Pur essendo un ricordo molto personale ed intimo, e trattandosi di Nazionale, lo voglio condividere con voi.

                  Se guardo indietro nella mia vita sono davvero poche le cose di cui mi pento.
                  Se invece guardo avanti in quel che resta dei miei giorni, confermo consapevolmente tutte le scelte fatte comprese le recenti, tranne quella di non essere rimasto a vivere a Praga.
                  Ma c'è un avvenimento di cui mi pento amaramente e sarebbe se si potesse tornare indietro, non ripeterlo mai più come quel lontano pomeriggio di Giugno del 2002.

                  I miei anziani genitori per darci un sostegno con i nostri piccoli figli, vennero a trovarci a Venezia nella mitica Via dei Ciclamini.
                  All'epoca scrivevo sulla Bibbia, seppur fossi agli ultimi sgoccioli di tastiera.
                  Alla vigilia della partita contro la Corea, mi ero già preparato il post della partita dell'Italia.
                  Come sempre non ho guardato un'immagine del match , lasciando stanza e televisore a mio padre, mentre mia mamma ci aiutava con i bimbi.
                  Aspettavo solo il fischio finale del mitico Romero per inviare il post, a cui avevo dato un titolo emblematico:
                  La Giusta Fine.

                  Nello stesso momento in cui lo vidi apparire nel monitor e ad apprestarmi a leggere le ovvie critiche, vidi mio padre seduto a terra sul balcone di casa, con le mani in quei pochi capelli che gli erano restati.
                  Fui sadico o solo stronzo quando gli dissi " Papà vuoi che ti legga ciò che ho scritto sulla tua nazionale?"

                  Mio padre non mi degnò ne di uno sguardo ne di una "mezza parola".
                  Era ancora scosso non so se dell'eliminazione a causa di Ahn o da Moreno.
                  Non colsi il suo dispiacere, non mi resi conto che era turbato.
                  E di questo oggi a distanza di diversi anni me ne dispiaccio ancora.
                  Non di aver scritto quel post da buon preveggente, ma mio padre a terra sul pavimento del balcone di Via dei Ciclamini dispiaciuto per l'Italia, è una immagine brutta che ho nitida davanti agli occhi.

                  Gli chiederò appena possibile, se lo fosse per la reazione di quello stronzo del figlio, o perchè non si capacitava ancora dell'arbitraggio di Moreno.
                  Più che una Giusta fine fu una pessima Fine.

                  Ianna