- Modificato
Greif1957 La vittoria al mondiale del 2006 mi ha sempre lasciato perplesso, perché è giunta a pennello subito dopo calciopoli.
Il confine tra chi “beve dal piron” e la dietrologia é molto sottile.
Il tuo dubbio è suggestivo se guardiamo alle cose come si chiudessero in una realtà meramente nazionale e parlassimo di una finale di coppa Italia. Trovo francamente poco credibile, però, sostenere che i crucci perdano una semifinale a Dortmund in quel modo per supportare il lavacro del calcio italico. Stesso dicasi per la federazione francese in una finale vinta in maniera rocambolesca e irripetibile nello svolgimento (e nel risultato se ripetuta mille volte).
L’Italia ha la caratteristica di sputtanarsi da sola avvitandosi in campagne auto distruttive capaci di rendere un’ immagine anche peggiore della realtà effettiva di un paese non dissimile agli altri (se consideriamo nazioni paragonabili per dimensione e complessità giusto per evitare il pippone di Edo sulla Svizzera ) in un mondo dove la narrazione è fondamentale dal punto di vista economico.
Torno oggi dagli States, per fare un esempio, dove basta sostare una settimana per rendersi conto di quanto la nostra vituperata Italia abbia poco da invidiare da molti punti di vista… oppure come i problemi sociali non siano poi così diversi nella più grande (e decadente) democrazia occidentale.
Non è questa la sede per affrontare degnamente il discorso ma se ho una certezza (non “verità” ma convinzione personale) è che l’Italia dovrebbe essere simpatica proprio a chi odia il nazionalismo e la becera retorica dal momento in cui viviamo in una “non nazione” che eccelle proprio per dissacrare se stessa, evidenziare tutto il peggio suicidandosi apparendo peggio di quanto, se confrontata, andrebbe considerata rispetto alle altre.
Con tutto il rispetto, ripeto un milione di volte, per le sensibilità personali se non erette a teorie o lezioni da impartire a pecoroni indegni: in questo caso mando il professore affangala…